Gli ultimi giorni del cantiere tra Melide e Gentilino

Sull’apposito sito dell’Ufficio federale delle strade la consegna è indicata nel 2023 ma, come ci ha riferito USTRA stesso, manca davvero poco affinché sull’intero tratto di autostrada A2 tra Melide e Gentilino si torni a circolare normalmente. Senza restringimenti di corsie e senza ottanta all’ora. Senza lavori, insomma. Il grande cantiere aperto nel 2019 - per un investimento stimato di 140 milioni (tutti a carico della Confederazione) - sarà presto un ricordo. Meteo permettendo, a metà luglio sbaraccherà. E traslocherà sugli otto e rotti chilometri fra Gentilino e Lamone, svincolo di Lugano Nord compreso. Una volta terminato quello, toccherà infine al tratto tra Lamone e Rivera: in quest’ambito verrà anche realizzato il semisvincolo diSigirino.
Che cosa è stato fatto
Approfittiamone quindi per fare il punto su quanto è stato fatto e quanto c’è da fare. A partire appunto dal cantiere che si va terminando fra Melide e Gentilino. Cantiere che, con gli altri, condivide la sostituzione dell’intero manto stradale, l’adeguamento del sistema di smaltimento delle acque, nuove barriere di sicurezza, l’ammodernamento dei dispositivi di esercizio e di sicurezza, e la posa di nuovi ripari fonici (1,9 chilometri, in questo caso). I lavori si sono resi necessari perché dall’entrata in servizio di questo tratto d’autostrada, oltre cinquant’anni fa, sono stati compiuti solo interventi puntuali. Tanto che non era più conforme alle normative vigenti. In particolare, è stato risanato il viadotto Fornaci. L’investimento totale stimato, come visto, è di 140 milioni di franchi. Una cifra importante, ma anche la più bassa rispetto agli altri due cantieri che interesseranno l’A2 nel Luganese.
Carreggiate da livellare
Sì, perché non c’era solo il tratto fra Melide e Gentilino da risanare. E il prossimo cantiere non tarderà ad arrivare: i lavori preparatori, anzi, sono già iniziati. Il tratto interessato è quello fra Gentilino e Lamone - comprende quindi lo svincolo di Lugano Nord - e il cantiere dovrebbe durare tre anni, tra il 2024 e il 2027. Dato che stiamo parlando di un pezzo d’autostrada particolarmente trafficato, USTRA afferma che saranno in ogni caso sempre mantenute quattro corsie con velocità però limitata a 80 km/h. L’investimento stimato è in questo caso di 240 milioni di franchi (sempre tutti a carico della Confederazione), di cui 155 per la manutenzione e 85 per le nuove realizzazioni.
Per illustrare il progetto - ci fa sapere USTRA - è previsto un comunicato stampa nelle prossime settimane, ma intanto parte di esso è stato presentato ai politici di Bioggio negli scorsi giorni, anche perché è particolarmente toccata la zona dei Mulini, dove verranno realizzati ripari fonici che porteranno da 19 a una le abitazioni esposte a un rumore eccessivo. Nella frazione troverà posto anche un’area di cantiere piuttosto importante, dato che a monte di essa USTRA intende alzare 1,7 chilometri di carreggiata (direzione nord-sud) per portarla a livello di quella nella direzione opposta. Ciò comporterà anche adeguare i manufatti (fra cui la costruzione di un muro di oltre 13 metri nel punto più alto, la cui realizzazione inizierà nel 2023). Questo intervento ha un duplice scopo: agevolare lo scorrimento del traffico in caso di incidenti e permettere un più facile intervento dei mezzi di soccorso. Un’altra area di cantiere - più contenuta è prevista dalle parti diViglio, e lì vicino USTRA risanerà anche completamente il sottopasso della Piodella.
Fino a Rivera, con lo svincolo
Nello stesso periodo, USTRA sarà al lavoro anche sul tratto fra Lamone e Rivera, per un investimento di 165 milioni. Per quest’anno sono attese le pubblicazioni dei progetti per l’impianto di trattamento delle acque meteoriche stradali e per indicare dove saranno posate le aree di cantiere (nonché come saranno strutturate).
Oltre a ciò, nel tratto è prevista anche la creazione di uno svincolo in territorio diSigirino, riconvertendo la rampe utilizzate per il cantiere di AlpTransit. La pubblicazione del progetto definitivo è attesa per l’anno prossimo, mentre la pubblicazione degli appalti tra il 2024 e il 2025. Per quest’opera saranno investiti all’incirca 16 milioni di franchi.
In attesa di PoLuMe
L’intervento più importante fra Lugano e Mendrisio, in realtà, sarà PoLuMe, cioè la creazione di una terza corsia dinamica sul tratto, per un investimento di 1,8 miliardi. Al momento il progetto non fa l’unanimità e prevede un nuovo semisvincolo a Grancia, un altro fra Maroggia e Melano e due nuove gallerie tra Bissone e Maroggia, nonché l’allargamento di quelle esistenti per inserirvi la corsia d’emergenza. Essa verrà creata anche sui viadotti delCampaccio, a nord dello svincolo di Mendrisio (i lavori da 70 milioni stanno per iniziare), mentre fra Balerna e Chiasso - altro progetto controverso - si progetta una corsia per i camion in colonna.