Gordola dà più incentivi per il risparmio energetico

Gordola dà un colpo d’acceleratore agli incentivi per l’efficienza energetica e l’utilizzo di energie rinnovabili, puntando anche sulle fasce di reddito più basso per sussidiare ristrutturazioni e misure di risanamento degli edifici privati. «Abbiamo introdotto un nuovo sussidio comunale a complemento del programma base del Programma edifici in funzione del reddito imponibile in quanto il sussidio federale (dalla tassa CO²) per il risanamento energetico completo (tetto, pareti, pavimenti, ecc) non permette a coloro che hanno un reddito modesto di risanare la propria abitazione», spiega il municipale capodicastero Approvvigionamento idrico, energia e mobilità, nonché consigliere nazionale del Partito socialista Bruno Storni. In sostanza, dal primo gennaio scorso l’incentivo comunale arriva fino ad un massimo del 100% del contributo erogato in via definitiva dal Cantone ed è calcolato sulla base della media del reddito delle ultime tre tassazioni cresciute in giudicato. Fino ad un reddito medio di 50’000 franchi il Comune concede un sussidio che corrisponde in sostanza al raddoppio di quello erogato dal Cantone; per un reddito medio dai 50’001 ai 100’000 franchi il calcolo del sussidio è regressivo e calcolato percentualmente secondo una tabella allegata all’ordinanza (consultabile sul sito www.gordola.ch), mentre per redditi imponibili superiori ai 100’000 franchi non sono previsti sussidi comunali.
Sollecitato il Consiglio federale
In qualità di consigliere nazionale Storni nel settembre scorso aveva già sollecitato con un postulato il Consiglio federale a trovare nuove soluzioni di finanziamento del risanamento energetico degli edifici privati. Sollecitazione che il Consiglio federale ha accolto: «Gli incentivi finanziari per il risanamento energetico degli edifici costituiscono un’importante misura per contribuire all’obiettivo del saldo netto delle emissioni pari a zero - scrive il Consiglio federale nella sua risposta -. Il postulato si inserisce nei lavori già in corso avviati dall’Ufficio federale dell’energia (UFE) e dall’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), tra l’altro in relazione alla prevista revisione della legge sul CO². In questi lavori rientra anche un’analisi delle condizioni quadro o degli incentivi che potrebbero motivare i gruppi di proprietari a effettuare risanamenti di edifici. Il Consiglio federale presenterà al Parlamento un rapporto con i risultati di quest’analisi», si sottolinea.
Una scelta dovuta
Ma appunto grazie alla presenza di Bruno Storni nell’Esecutivo, Gordola ha deciso di anticipare le decisioni parlamentari aiutando anche i propri concittadini meno abbienti a risanare in maniera «green» la propria abitazione. Oltre a questi incentivi, spiega il municipale, restano naturalmente in vigore i sussidi per i collettori solari termici, quelli per pannelli fotovoltaici o la conversione degli impianti di riscaldamento alimentati con combustibili fossili a sistemi che utilizzano energie rinnovabili, piuttosto che quelli per la sostituzione di finestre in edifici costruiti e collaudati prima del 2000. Che spiega come una scelta dovuta, quasi etica, quella dell’Esecutivo di Gordola di aumentare e rendere più disponibili i sussidi in fatto di risparmio energetico: «I Comuni che incassano non poco sui consumi di elettricità, dalla tassa sull’uso accresciuto del suolo pubblico al Fondo energie rinnovabili (FER) e i dividendi delle aziende elettriche, dispongono di importanti mezzi che dovrebbero ritornare ai cittadini per promuovere il risparmio energetico. Questi fondi però finiscono in gran parte nel calderone o, a parte qualche eccezione, in sussidi per bici elettriche», conclude Storni.