La rassegna

Grande successo per la prima edizione del festival «L’Uomo e il Clima»

La prossima edizione, intitolata «Acque in bilico», si concentrerà sulla crisi idrica, principale conseguenza del riscaldamento globale
© Gianluca Bonetti__ immagine iconica tratta dal Festival diffuso L'UOMO E IL CLIMA svoltosi a Lugano da novembre 2024 a giugno 2025
Red. Online
20.06.2025 10:21

Si è conclusa con grande successo la prima edizione del festival L’Uomo e il Clima, rassegna culturale diffusa dedicata ai temi del cambiamento climatico, che ha coinvolto alcune delle principali istituzioni culturali del territorio ticinese. Il festival, articolato in un programma di eventi lungo otto mesi (novembre 2024 – giugno 2025), ha registrato un interesse crescente da parte del pubblico, con un’affluenza ampia e variegata. Nonostante l’accesso gratuito alla quasi totalità delle iniziative abbia reso difficile una quantificazione esatta dei visitatori, il riscontro è stato evidente: numerose le presenze, le richieste di informazione e l’entusiasmo, in particolare da parte del pubblico giovane.

Il festival, di cui è ancora in corso la mostra La mano del Clima e la mano dell’Uomo, visitabile fino a febbraio 2026 al Museo Cantonale di Storia Naturale di Lugano, ha accompagnato il pubblico in un viaggio nel passato climatico del pianeta. Una narrazione multidisciplinare ha evidenziato l’eccezionalità del clima stabile degli ultimi 10.000 anni e illustrato i possibili scenari futuri legati all’intensificazione dell’effetto serra.

La manifestazione si inserisce in un progetto a lungo termine che, nelle sue diverse edizioni, intende approfondire le cause e le conseguenze della crisi climatica e proporre riflessioni sulle azioni necessarie per affrontarla.

Acque in bilico - l’edizione 2027

La prossima edizione, intitolata Acque in bilico, si concentrerà sulla crisi idrica, principale conseguenza del riscaldamento globale. In base alla regione geografica, il mondo sarà diviso tra chi dovrà affrontare eccessi d’acqua – con l’innalzamento dei mari, inondazioni e fenomeni meteorologici estremi – e chi, al contrario, subirà siccità, desertificazione, incendi e carenze idriche sempre più gravi. L’obiettivo degli organizzatori è ampliare ulteriormente la rete di collaborazioni culturali, per dare massimo rilievo a questi temi urgenti e universali.