Seduta costitutiva

«Grazie figlia mia e auguri anche se non la pensi come me»

Temi convergenti nei discorsi pronunciati dalla decana Rosanna Camponovo-Canetti (Sinistra Unita) e da Valérie Camponovo (Lega-UDC-Indipendenti), eletta alla presidenza del Consiglio comunale di Locarno
La prima cittadina Valérie Camponovo discute con la mamma Rosanna Camponovo-Canetti. © CdT/Gabriele Putzu
Spartaco De Bernardi
22.05.2024 21:30

La passione per la politica si tramanda spesso e volentieri di generazione in generazione. E a volte capita che in un Consiglio comunale siedano membri della stessa famiglia, come è il caso di Locarno. La particolarità, però, risiede nel fatto che madre e figlia sono state le protagoniste lunedì sera della seduta costitutiva del Legislativo cittadino. Non solo: Rosanna Camponovo-Canetti, che in qualità di decana ha tenuto il discorso inaugurale, e Valérie Camponovo, eletta alla presidenza del consesso, appartengono a due formazioni agli estremi del panorama politico. La prima, alla sua quarta legislatura, siede nei banchi della Sinistra Unita, la seconda in quelli del gruppo Lega/UDC e Indipendenti. Un fatto singolare che è stato sottolineato dalla stessa Rosanna Camponovo-Canetti. «Sapete qual è stata la maggiore difficoltà nell’ultima legislatura? Quella di riuscire a tranquillizzare le persone preoccupate per me per il fatto di avere una figlia leghista». Grazie ai dibattiti casalinghi gestiti pazientemente da marito, rispettivamente papà «ho imparato molto, soprattutto la capacità di ascoltare attentamente quello che esprime il mio vicino anche se portatore di idee opposte alle mie», ha concluso la decana in un discorso con il quale, citando Che Guevara, ha esortato i colleghi a fare in modo che ogni dialogo non diventi lite, scontro o offesa, ma opportunità. Senza dimenticare infine  la sua discendenza: «Grazie figlia mia e auguri per questo tuo nuovo ruolo di prima cittadina».

Cresciuta a «pane e politica»

«A casa mia, grazie ai miei genitori, è sempre stato normale parlare di politica», ha ribadito la neoeletta presidente del Consiglio comunale Valérie Camponovo, alla sua seconda legislatura. e che sarà affiancata dalla vicepresidente Nadia Mondini (Sinistra Unita). «E fin da piccola - ha proseguito - era palese che loro andassero a sinistra e io a destra. Ma questa differenza di vedute mi ha sicuramente arricchita e ciò che conta me lo hanno sicuramente trasmesso, al di là di ogni credo politico». Analogamente a quanto affermato da sua madre, la prima cittadina di Locarno ha auspicato che tutti imparino a giudicare di meno e ascoltare di più, anche chi non la pensa sempre esattamente come vorremmo. «Soprattutto qui, all’interno della sala del Consiglio comunale. Il nostro obiettivo comune dovrebbe essere quello di avere a cuore la nostra città e i suoi abitanti», ha sottolineato Valérie Camponovo esortando i colleghi a «lavorare insieme per rendere la nostra città ancora più bella, vivibile e accogliente, più di quanto già lo sia oggi. Ognuno con la sua esperienza, le sue competenze, personali e professionali».

Testa e cuore

Dopo aver elencato quelli che per lei dovrebbero essere le priorità affinché Locarno possa svilupparsi ulteriormente - dalla promozione di sport e natura, alla salvaguardia dei piccoli commerci, senza dimenticare idee innovative nell’offerta turistica - la presidente del Legislativo ha formulato un auspicio: «Politica, una parola che purtroppo spesso e volentieri “puzza” di giochi sporchi, opportunismo, tante parole, tante promesse, ma pochi fatti. È la testa che ci fa essere ciò che siamo, ma è il cuore a portarci dove vogliamo. Se usati insieme, potremo andare lontano, dimostrando fiducia a chi ci ha votato e magari convincendo anche altre persone a mettersi a disposizione per la politica e vederla sotto un’altra luce».