Arbedo-castione

I bambini dell’asilo non finiranno negli ex accantonamenti militari

Le due sezioni provvisorie di scuola dell’infanzia per una quarantina di allievi, previste da settembre, non verranno realizzate alla luce della diminuzione delle iscrizioni - Gli spazi cambiano destinazione: si trasformeranno in aule per le attività speciali delle Elementari
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Alan Del Don
29.05.2020 06:00

I bambini dell’asilo non finiranno negli ex accantonamenti militari in quanto le due sezioni provvisorie (per 40 allievi al massimo) che avrebbero dovuto essere realizzate non sono più indispensabili. Alla luce della diminuzione delle iscrizioni per l’anno scolastico che si aprirà in settembre, il Municipio di Arbedo-Castione rinuncia ad un progetto che negli scorsi mesi aveva fatto molto discutere in paese. E non solo, tanto che i granconsiglieri del Movimento per il socialismo Simona Arigoni, Angelica Lepori e Matteo Pronzini avevano chiesto lumi persino al Governo sull’opportunità di far capo a questa soluzione transitoria. Il Legislativo nella prossima seduta dovrà quindi pronunciarsi sul cambio di destinazione degli spazi al piano seminterrato delle Elementari di Castione in aule di attività speciali per le stesse scuole comunali in via Carrale di Bergamo dopo che un anno fa aveva dato via libera al credito di 745.000 franchi.

In attesa del futuro comparto

L’opzione scelta inizialmente dall’Esecutivo era stata studiata essenzialmente per due motivi. In primo luogo in quanto la variante di Piano regolatore per il futuro comparto scolastico è stata osteggiata da ricorsi al Consiglio di Stato, e pertanto i tempi si sono dilatati. La modifica pianificatoria prevede di accorpare sotto lo stesso tetto le Medie (che verranno sopraelevate di un piano) e l’asilo appunto nonché di edificare la mensa per un investimento complessivo di 25 milioni di franchi. L’Associazione per il miglioramento ambientale di Castione, facendosi portavoce di quasi tutti i confinanti, si è tuttavia opposta in quanto il progetto denominato «Se ci fosse la luna si potrebbe cantare» è caratterizzato da una parete alta 12,5 metri e lunga 200 che è destinata a togliere il sole alle abitazioni situate al confine con Lumino. Un «muro» che non va proprio giù ai cittadini, come dimostrano peraltro le 169 firme della petizione consegnata alla Cancelleria dello Stato. Secondariamente poiché era stato scartato l’acquisto di «container provvisori che sopperissero al bisogno contingente di avere delle sezioni di scuola dell’infanzia», si osservava nel primo messaggio.

Leggero ritardo nella consegna

Con la soluzione attuale si anticipa, de facto, la riconversione di quelle che - a questo punto - avrebbero dovute diventare le sezioni provvisorie dell’asilo in aule speciali per le Elementari, una volta che il moderno comparto scolastico vedrà la luce. Con la modifica sottoposta per approvazione al Legislativo si sfrutta il cantiere in corso (con costi aggiuntivi limitati: 8.500 franchi) ottimizzando, oltremodo, gli spazi. Come? Spostando l’aula di sostegno pedagogico al piano inferiore, decongestionando l’aula magna, trasferendo la direzione presso l’attuale locale di sostegno pedagogico situato al pianterreno del blocco palestra e riconvertendo il locale adibito a direzione in aula di classe. Mentre gli altri locali serviranno per le attività creative, per il canto e l’ora di religione, per il sostegno pedagogico e quale sala riunioni. Tutto sarà pronto per novembre e non per settembre come da tabella di marcia, in quanto va allestita una variante in corso d’opera.

Il coronavirus preoccupa

Buone notizie arrivano dalle finanze. Il consuntivo 2019 si è chiuso con un avanzo di poco più di 282.000 franchi, ben superiore a quello stimato a preventivo (17.200). I ricavi ammontano a 17,4 milioni circa, mentre le spese a 17,1. Entrambe le voce sono in flessione rispetto al bilancio dello scorso anno; gli investimenti netti sono stati pari a 2,3 milioni. La situazione è giudicata «positiva» dal Municipio guidato dal sindaco Luigi Decarli. Anche se l’attenzione è ora tutta focalizzata sul consuntivo 2020, che sarà segnato quasi inevitabilmente dall’emergenza sanitaria.

L’Esecutivo ne è perfettamente consapevole. Soprattutto per quanto riguarda il gettito fiscale delle persone fisiche (8,56 milioni nel 2019) che «potrebbe diminuire. È infatti ipotizzabile un calo significativo (...) causato da possibili problematiche di carattere economico dovute al congelamento di attività professionali che impattano sui redditi dei privati». Preoccupa meno, per contro, un’eventuale flessione del gettito delle persone giuridiche (pari a 950.000 franchi). E a proposito di COVID-19, durante la prossima seduta di Consiglio comunale si discuterà anche delle misure a sostegno dei cittadini e dell’economia locale. L’impatto economico dei provvedimenti adottati dal Municipio è di circa 76.000 franchi, mentre gli aiuti ammontano a poco meno di 148.000 franchi.