I cani la vedono diversamente: «Lugano? Quarta città svizzera»

Sapete quanti cani registrati vivono a Lugano? 4.697. E nei 49 comuni del Luganese? 14.008. In Ticino invece il numero di cani si attesta sui 32.644, per una cifra complessiva di cani presenti nei comuni svizzeri che raggiunge i 535.662. Su una popolazione complessiva di 8,67 milioni di abitanti, il 6% circa possiede un cane. In Ticino la cifra si aggira sul 9,3%, quasi 10 abitanti su 100.
Curiosità
Questi alcuni dati ricavati dalla banca dati AMICUS, operativa da gennaio 2016 e aggiornata al 30 giugno di quest’anno che comprende 18 tabelle che spiegano nel dettaglio i dati rilevanti di tutto quanto ruota attorno al mondo dei cani, dai proprietari – in Svizzera sono le donne a essere proprietarie del maggior numero di cani 62,19%, contro il 37,81% di uomini - al numero di cani suddivisi per razze, dove tra le razze preferite dagli svizzeri figurano gli «incroci» (127.182 esemplari) e i Chihuahua (28.421) mentre a farla da... padroni sono i cani classificati come «razza addizionale» (fuori dalle razze più importanti) con 204.717 unità. E non solo.
Altro dato, il nome più gettonato per l’amica o l’amico più fedele dell’umano? Nelle tre regioni linguistiche considerate, Italiano, tedesco e francese, il nome preferito per le femmine è Luna (498 nella regione italofona, 6872 per tutte e tre le regioni), seguito da Kira (403, 3107) e Mia (al terzo posto a livello regionale con 313 preferenze e quinto a livello complessivo con 1.966 preferenze). Tra gli amici a quattro zampe di genere maschile, la regione linguistica italofona predilige il nome Jack (224, quarto posto a livello nazionale con 1681 scelte), seguito da Rocky (317, primo rango a livello nazionale con 3206 preferenze) e da Leo (215 e 1510 a livello complessivo che lo portano al quinto posto in assoluto).
Graduatorie locali e nazionali
Entriamo nel dettaglio... Luganese. Da AMICUS abbiamo estrapolato tre classifiche legate ai 49 comuni che formano il Distretto. Una per numero complessivo di cani per comune, una riguardante il numero di presenze cani ogni 100 abitanti e infine una classifica che rileva il numero di amici dell’uomo presente per supeficie in chilometri quadrati. Ebbene, come logico, vista la dimensione, Lugano figura al primo posto con 4.697 esemplari, seguito da Capriasca con 825 e Collina D’Oro con 663 cani. I comuni con meno presenza canina? Brusino Arsizio e Neggio in cui ne sono registrati 39.
Per quello che riguarda la presenza animale ogni 100 abitanti, si rileva come il Malcantone in generale possa essere considerata una regione... per cani, con Astano, Miglieglia e Alto Malcantone in cui si registrano rispettivamente 20,1, 19,6 e 17 cani ogni 100 abitanti. Massagno è il comune con la presenza minore, 5,6 cani su 100 abitanti. Massagno che da fanalino di coda sale al primo rango per quello che concerne i cani presenti per superficie in km2, 394,6, seguito da Savosa e Paradiso con rispettivamente 274,3 e 269,7.
La classifica generale delle città con il maggior numero di cani in Svizzera vede Ginevra al primo posto (9.910), seguita da Zurigo (8.919) e Losanna (6.288). Lugano si situa al 4. posto (4.697) mentre Bellinzona figura al 6. Rango (3.558 esemplari). Più staccato Mendrisio, al 24. Rango con 1.443 cani.
Confinamento ed evoluzione
In conclusione un dato interessante che misura l’evoluzione canina in Ticino nel periodo che va da marzo 2020 a oggi, caratterizzato come abbiamo vissuto, da confinamenti, semi-aperture, chiusure e riaperture. Ebbene, analizzando i dati che, ripetiamo, sono contabilizzati da gennaio 2016, in Ticino, nel periodo caratterizzato dalla presenza del coronavirus, da marzo 2020 a fine 2020 vi è stato un aumento di numero di cani di 976 esemplari, significativamente superiore agli aumenti relativi dei mesi e anni precedenti. Da inizio 2021 a giugno, il numero di 4 zampe in Ticino è invece aumentato di 734 esemplari.
Gli effetti della pandemia sugli «a-mici» a quattro zampe
Una passeggiata al Parco Ciani per sgranchirsi gambe e pensieri, ed ecco sopraggiungere di gran carriera, a guinzaglio lungo, un cane scodinzolante e festante. Svoltata una siepe, incede minacciosamente un ringhiante motore a quattro zampe, trattenuto a fatica dal suo proprietario. Modi diversi di reagire anche alle chiusure pandemiche umane da parte degli animali?
Può sembrare una boutade, ma come hanno vissuto gli animali domestici il periodo caratterizzato dalle chiusure? Lo abbiamo chiesto al medico veterinario comportamentalista Marta Morini-Lanfranconi. «In generale non ho riscontrato modifiche sostanziali», osserva Morini-Lanfranconi. Più nel dettaglio, per il veterinario comportamentalista sono stati forse i gatti ad avere accusato qualche piccolo scompenso: «Se da una parte la presenza costante di persone in casa ha modificato la loro routine quotidiana, dall’altra, una volta adattatisi alla nuova situazione, hanno visto le persone tornare a uscire portandoli così a dover rimodificare la loro routine». Insomma, anche ai gatti di città pare sia richiesta massima flessibilità.
Una curiosità. Perché la vista di un cane, salvo fobie personali, suscita moti di simpatía nei suoi confronti? E le chiusure hanno favorito ancora più slanci nei loro confronti? «Se è vero che noi umani facciamo fatica a relazionarci tra noi -conclude Marta Morini-Lanfranconi- la semplicità dell’animale, il suo assecondarci maggiormente, la mancanza di competizione porta ad avere un rapporto con loro molto gratificante».