Statistiche

I cinquantenni in Municipio, donne e giovani nel Legislativo

Questi i candidati con il tasso più alto di elezione nei rispettivi gremi in base a un’analisi sul voto d’aprile dell’USTAT - Nel Luganese i due unici Comuni con un Esecutivo a maggioranza femminile: Sorengo e Neggio
©CDT/CHIARA ZOCCHETTI
Federico Storni
23.07.2021 06:00

Il municipale medio ticinese è uomo quattro volte su cinque ed ha 53 anni, mentre il Consigliere comunale medio di anni ne ha 46 e mezzo ed è uomo due volte su tre. Lo si evince da un’analisi pubblicata sull’ultimo numero di «Dati», la rivista dell’Ufficio di statistica ticinese, a firma Mauro Stanga. Analisi che si china con prospettiva cantonale su dinamiche di selezione dei membri degli organi rappresentativi. E da cui emergono interessanti differenze fra le logiche che governano l’elezione in un Municipio e in un Consiglio comunale.

Il tasso di successo elettorale

Partiamo proprio dalle scelte elettive. Dall’analisi emerge che l’età e il genere sono, agli occhi degli elettori, caratteristiche decisamente più importanti per decidere quali candidati insediare negli Esecutivi che non nei Legislativi. Se da un lato, infatti, il tasso di successo elettolare (in percentuale sulle candidature) premia i municipali dai 46 anni in su, in Consiglio comunale il tasso non varia sensibilmente al variare dell’età, tanto che quello migliore l’hanno le persone tra i 26 e i 35 anni (per certi versi paradossalmente la stessa classe d’età è anche quella che si reca meno alle urne in assoluto).

Per quanto riguardail genere - tenendo presente che per entrambi i poteri le candidature maschili erano preponderanti, nell’ordine del 70% - le donne hanno ottenuto in tasso di successo elettorale minore percentualmente minore rispetto alle candidature per i Municipi, ma maggiore per i Consigli comunali. Tanto che una donna candidata al Legislativo ha avuto una possibilità leggermente maggiore di un uomo di essere poi eletta (42% contro 40,7%).

Le anomalie regionali

Detto dei trend cantonali, concentriamoci sulle anomalie luganesi, l’unica regione ad avere due Esecutivi a maggioranza femminile: Sorengo e Neggio. Comuni che, con Mergoscia, erano anche gli unici ad avere una parità di candidatura maschili e femminili. Passando ai Consigli comunali, Agno (con Stabio) è l’unico ad averne uno a maggioranza rosa, mentre a Bissone si registra una parità. Agno è anche stato il Comune che più ha premiato le donne (37,7 le candidate, 56% le elette). Per contro, i Legislativi più maschili del Luganese si trovano a Ponte Capriasca (dove però due municipali su cinque sono donne) e Mezzovico-Vira (19%), seguiti a stretto giro di posta da Monteceneri (19,4%). In tutti e tre i casi le candidate erano oltre il 25% . Nella maggioranza dei Comuni le elezioni femminili sono per contro state percentualmente maggiori delle candidature (Lugano fa leggera eccezione, ma la percentuale di donne elette è in linea con la media cantonale).

Quanto all’età, il Municipio più anziano della regione è quello di Manno (62,6 anni contro una media di 53) e il Consiglio comunale è quello di Morcote (56 contro 46,5). I più giovani sono invece (41,8) e Mezzovico-Vira (42,1). Melide è anche uno dei pochi Comuni ad avere un Esecutivo più giovane del Legislativo, e anche per un certo distacco (4 anni). Lugano è per contro in linea con la media cantonale in entrambi gli organi.