Politica e informazione

I Comuni sono poco «social»

Nel Bellinzonese e Tre Valli solo 6 su 20 attivi coi nuovi media - In Ticino tra le città primeggia Lugano
Il profilo Facebook della Città di Bellinzona attivo dalla scorsa primavera.
Simone Berti
07.12.2018 09:30

C’era una volta l’albo comunale, dove di giorno in giorno gli uscieri rendevano note le ultime novità del paese, quelle ufficiali, e dove la popolazione si informava. C’erano una volta, e ci sono ancora, perché per legge devono sempre essere garantiti: non tutti si informano nella rete, in particolare gli anziani. Ma anche tra Bellinzonese e Tre Valli i Comuni non sono stati con le mani in mano e da anni sono passati al digitale. Tutti i 20 enti locali della regione hanno un sito Internet ufficiale più o meno aggiornato, e alcuni sono stati da poco rinnovati o lo saranno presto. Data per acquisita l’utilizzo generalizzato dei siti, ora si cerca timidamente di strizzare l’occhio alle tecnologie più moderne. Ma sia nelle valli che al piano i social media stentano a decollare. Solo 6 amministrazioni comunali su 20 ne fanno uso, e quasi tutte esclusivamente con Facebook, colosso che dopo il boom di un decennio fa è oggi in crisi. Si tratta di Biasca, Prato-Leventina, Airolo, Arbedo-Castione e Lumino (la cui pagina si è però un po’ arenata). A loro si aggiunge Bellinzona, che dalla scorsa primavera ha lanciato le proprie pagine Facebook e Instagram. In questo modo la Città, dopo l’aggregazione, ha voluto completare la sua strategia di comunicazione. In generale risultano poco diffuse anche le newsletter (esistono solo a Faido, Quinto e Biasca) e le applicazioni per cellulari e tablet (create a Bellinzona e Biasca, che le usano essenzialmente per comunicazioni di servizio). E che ne è del mezzo più tradizionale ovvero la carta? Il bollettino informativo spedito ai domiciliati rimane la forma di comunicazione maggiormente diffusa nei Comuni del comprensorio. Tredici su 20 ce l’hanno, in forme e scadenze diverse. Tra i più curati c’è “La Finestra” di Personico, una rivista a colori, con diversi contributi e approfondimenti, che esce due volte all’anno. Hanno un giornale anche la Città, Sant’Antonino, Cadenazzo, Lumino, Biasca, Serravalle, Blenio, Acquarossa, Quinto, Riviera (dove è in corso un progetto per ampliare la pubblicazione) e Airolo (dove l’uscita è però sospesa da un paio d’anni).

Quelli forti e quelli deboli

In generale i più presenti sul fronte della comunicazione sono Bellinzona e Biasca, mentre Riviera e Arbedo-Castione si stanno attivando. Interessante il caso di Quinto, da anni impegnato nel concetto di marketing territoriale lanciato dal segretario Nicola Petrini. Ora l’amministrazione sta valutando l’introduzione dei social media. «Riteniamo che possano costituire un buon canale di comunicazione per promuovere eventi e manifestazioni – spiega la vicesegretaria Raffaella Dadò - Abbiamo pensato a creare un profilo Facebook ma occorre valutare la moderazione di eventuali commenti inadeguati, ciò che rappresenta un potenziale rischio. Inoltre questo sito pare aver perso un po’ di credibilità ultimamente. Per quanto riguarda Instagram, l’idea al momento è ferma». Quinto ha anche una newsletter: «L’abbiamo introdotta circa un anno fa e sta riscuotendo un buon successo - afferma la responsabile - Ne trasmettiamo in media una al mese cercando di essere sintetici e non invasivi. Si tratta di informare la popolazione residente su fatti di una certa importanza e lanciare gli appuntamenti organizzati dal Comune e nella regione Piora. Non abbiamo ancora un’applicazione per Smarthone ma valutiamo anche questa possibilità». Vi sono poi i Comuni un po’ più deboli in questo ambito. Come i cinque della Leventina (Dalpe, Bedretto, Giornico, Pollegio e Bodio) dotati esclusivamente del sito Internet. Per quali motivi? Le cancellerie citano la mancanza di risorse umane e di tempo da dedicare a queste mansioni, che possono essere dispendiose.

Il confronto tra città

Abbiamo detto di Bellinzona: con due siti Internet di cui uno per promuovere gli eventi online da pochi giorni, un’applicazione per Smartphone, profili Facebook e Instagram costantemente aggiornati, dopo l’aggregazione la nuova Città si è lanciata nel mondo digitale. Per informare, farsi conoscere e avere un altro canale di scambio. E all’orizzonte potrebbero esserci altre novità. «Per promuovere gli eventi abbiamo pensato pure a un canale Youtube, mentre per le comunicazioni più immediate (come nel caso del recente blackout) sarebbe comodo Twitter», spiega il direttore del Settore comunicazione, relazioni istituzionali e quartieri Reto Malandrini. Prima si vogliono però consolidare i vari canali messi in campo di recente. Lugano è sicuramente la realtà più attiva in questo settore. Sia la Divisione comunicazione e relazioni istituzionali che la Divisione eventi e congressi hanno i rispettivi canali social media. «Lugano eventi» ha inoltre il proprio sito e la propria App. Come ricorda la responsabile della comunicazione Ilaria Bignasci, la Divisione da lei diretta organizza anche campagne di sensibilizzazione specifiche (come «Lugano al verde») che a loro volta hanno dei canali di informazione (sito e Facebook). La Città di Mendrisio, ci spiega la responsabile della comunicazione Valeria Codoni, si basa molto sulla newsletter che con frequenza settimanale informa gli oltre 800 iscritti soprattutto sugli eventi, e ha pure l’applicazione «Agenda Mendrisio per me», anche qui con le manifestazioni ma non senza informazioni istituzionali. Infine Locarno: per il 2019 sono attese novità nel campo della comunicazione, sottolinea il responsabile Luca Conti che da gennaio sarà sostituito da Angela Notari. Oggi la città sul Verbano ha «solo» un sito e un’App, mentre il giornale cartaceo è sospeso da anni. È però prevista l’introduzione dei social media e di una newsletter.