I conti tornano anche grazie ai frontalieri

STABIO/MORBIO - Si riflette nei dati contabili dei centri della regione la crescita non solo numerica, ma anche retributiva dei lavoratori frontalieri. Oltre alle ricadute negative legate al traffico veicolare e all'inquinamento atmosferico, la massiccia presenza di manodopera italiana porta dunque dei benefici alle casse dei Comuni. Ne sono ulteriore testimonianza i Preventivi 2019 pubblicati nella corrente settimana dai Municipi di Stabio e Morbio Inferiore. Nella prima località, per l'anno prossimo è stimato un incremento sostanzioso delle entrate riconducibili all'imposizione alla fonte e dei dimoranti, situate a quota 5,5 milioni di franchi (+ 1,2 milioni rispetto al Preventivo 2018). Non sottace il peso di questi introiti l'Esecutivo guidato da Simone Castelletti, che nel messaggio accompagnante la finanziaria 2019 scrive che «dal 2013 al 2017 (ultimo anno accertato) abbiamo assistito ad un incremento dell'84% dell'apporto d'imposta alla fonte". Non sorprende che Stabio, come svelato da questo giornale il 12 settembre scorso, detenga il primato di permessi G su scala distrettuale. Stando alle più recenti statistiche, in effetti, nella località di confine il 64,6% dei posti di lavoro è occupato da frontalieri.
È improntato all'ottimismo anche il Preventivo 2019 di Morbio Inferiore, "malgrado – scrive l'Esecutivo capeggiato dalla sindaca Claudia Canova – il previsto aumento del debito pubblico derivante dall'importante investimento per la nuova sede di scuola dell'infanzia". Più contenuta, rispetto a Stabio, l'ascesa degli incassi derivanti dall'imposizione alla fonte, che passano dai 900 mila franchi stimati per l'anno in corso al milione di franchi del prossimo.