Cadempino

I genitori alzano le mani: pugni a due giocatori

A margine della partita degli allievi A tra il San Zeno e l’Ascona/Solduno uno o più adulti avrebbero invaso il campo e picchiato due ragazzi – Si è reso necessario l’intervento della polizia – La Federazione sta approfondendo quanto accaduto
Si è andati oltre lo sport. © CdT/Gabriele Putzu
Valentina Coda
07.10.2023 06:00

Solitamente la cronaca di una partita di calcio regionale viene ospitata nelle pagine dedicate allo sport. Ma quello che si è verificato al campo comunale di Cadempino giovedì sera, al termine della partita tra il San Zeno e l’Ascona/Solduno, squadre che militano nel campionato degli Allievi A livello 2 (i giocatori hanno tra i 16 e i 18 anni, ndr), va ben oltre una partita di calcio. Anzi, va ben oltre lo sport in generale. Stiamo parlando di calci e pugni al volto sferrati da uno o più genitori di alcuni giocatori del San Zeno ai danni di due ragazzi (uno sarebbe minorenne) dell’Ascona/Solduno. Fatti che hanno richiesto l’intervento della Polizia del Vedeggio.

La dinamica

Una partita tutto sommato tranquilla, certamente intensa perché l’Ascona/Solduno combatteva per recuperare lo svantaggio (alla fine del primo tempo era sotto di due reti), mentre il San Zeno per mantenere il primo posto in classifica. Tutto cambia durante i minuti di recupero, quando un diverbio tra giocatori, con spintoni annessi, costringe l’arbitro a estrarre dal taschino due cartellini rossi: uno per un giocatore del San Zeno, l’altro per uno dell’Ascona/Solduno.

Il match finisce 3 a 2 per i padroni di casa. In seguito, secondo nostre informazioni, alcuni familiari sarebbero entrati sul terreno di gioco e si sarebbero messi a correre verso il centro del campo. Uno o più genitori di alcuni giocatori del San Zeno avrebbero poi preso a calci e pugni in faccia due ragazzi della squadra dell’Ascona/Solduno, uno dei quali sarebbe minorenne. La dinamica di quanto accaduto ci è stata confermata da più persone presenti durante i fatti e vicine a entrambe le squadre. Quanto successo ha reso necessario l’intervento della Polizia del Vedeggio, arrivata al campo comunale di Cadempino quando la situazione era tornata alla normalità, come confermatoci dal comandante del corpo.

Tempo per chiarire

Quanto accaduto è arrivato inevitabilmente alle orecchie della Federazione ticinese di calcio, anche grazie al rapporto stilato dall’arbitro. La Sezione disciplinare ha deciso di prendersi del tempo per recuperare tutte le informazioni necessarie che consentiranno di avere un quadro preciso della situazione e per decidere se infliggere o meno delle sanzioni. La questione, però, potrebbe non fermarsi a livello sportivo. Non si può escludere, infatti, che qualcuno scelga la strada della denuncia al Ministero Pubblico.

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