Dialogo

«I giovani si sentono esclusi: dobbiamo dare loro voce»

Barbara Angelini Piva e Saso Lazarov del Centro propongono l'istituzione di una commissione consultiva – Sarebbe composta da studenti, apprendisti e lavoratori di età compresa tra i 15 e i 25 anni
© CdT/ Chiara Zocchetti
Spartaco De Bernardi
16.08.2025 06:00

«Non ci sentiamo ascoltati dalle autorità e dall’amministrazione comunale». È sostanzialmente questo il ritornello che si sono sentiti ripetere i giovani che hanno intervistato i loro pari età nell’ambito del progetto «Locarnese Giovani Insieme Costruiamola» (LoGiICo). L’indagine è stata condotta nel 2023 e, oltre a mettere in luce il fatto che solo il 2% dei giovani intervistati ritiene di ottenere ascolto da parte del Comune, ha anche evidenziato che la fascia della popolazione tra i 14 ed i 20 anni desidererebbe un maggiore coinvolgimento nei processi decisionali. Ma non è tutto: le richieste più frequenti riguardano pure la necessità di poter disporre di spazi di aggregazione, eventi dedicati, luoghi di studio e di incontro. Ciò che più conta resta comunque il fatto che i giovani vorrebbero instaurare un dialogo più aperto con le istituzioni.

Quel confronto indispensabile

Partendo da qui, i consiglieri comunali del Centro Barbara Angelini Piva e Saso Lazarov propongono l’istituzione di una commissione consultiva dei giovani. Un organo la cui creazione era stata peraltro raccomandata nelle conclusioni del progetto LoGiICo. Istituzionalizzandola con il suo inserimento nel Regolamento comunale della Città di Locarno, la commissione «costituirebbe un canale stabile, riconosciuto e vincolante per il confronto tra giovani e autorità». E questo dando seguito tanto alle richieste emerse dal territorio, quanto alle nuove disposizioni legislative cantonali. Queste ultime, segnatamente la Legge sulla promozione delle attività dell’infanzia e della gioventù approvata dal Gran Consiglio lo scorso giugno, prevedono infatti di riconoscere la partecipazione dei giovani alla vita sociale, culturale e politica quale obiettivo prioritario delle attività istituzionali svolte a favore di questa fascia della popolazione. Legge che evidenzia come l’ascolto e la partecipazione giovanile rafforzano la coesione sociale, contrastano fenomeni di esclusione e povertà educativa, e sono un investimento per la cittadinanza attiva e responsabile delle future generazioni.

Fra responsabilità e politiche

«Locarno, quale centro urbano di riferimento per l’intera regione, ha la responsabilità di porsi come esempio nella promozione di politiche giovanili strutturate, superando logiche episodiche e garantendo continuità», evidenziano i firmatari della mozione. Nel concreto, la proposta dei due esponenti del Centro è di istituire una commissione giovani quale organo consultivo permanente del Comune. L’organismo dovrebbe essere composto da giovani residenti o attivi in città - studenti apprendisti o lavoratori - di età indicativamente compresa tra i 15 ed i 25 anni. La composizione, le modalità di nomina, la durata del mandato e le competenze della commissione verrebbero definite attraverso una modifica del Regolamento comunale. Si dovrà inoltre prevedere l’obbligatorietà della sua consultazione per tutte le materie che riguardano politiche giovanili, spazi pubblici, eventi e progetti rivolti ai giovani.

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