«I grandi progetti vanno bene, ma non dimentichiamo i cittadini sfiduciati»

Renato Dotta di Camorino è il nuovo primo cittadino di Bellinzona. Il liberale radicale rieletto lo scorso 18 aprile succede al leghista Luca Madonna. Noto anche per essere il Re del carnevale più amato dai ticinesi, il Rabadan, ha preso la parola stasera nella seduta costitutiva del Legislativo dopo il discorso iniziale affidato come da tradizione al decano che per la seconda volta consecutiva è Enrico «Kiko» Zanti, 70 anni, il quale ha augurato tante gratificazioni a tutti gli eletti. Esprimendo soddisfazione per la carica assunta, e non senza emozione per la responsabilità che la stessa comporta, da parte sua Renato Dotta ha ringraziato la famiglia, i simpatizzanti e i bellinzonesi che lo hanno sostenuto. Ha quindi invitato i colleghi a rispettarsi reciprocamente usando un linguaggio educato, ha sollecitato tutti a prepararsi sui dossier e ha sottolineato come dalle recenti elezioni sia emersa la chiara volontà di dare fiducia ai giovani. Ha poi invocato un’attenzione particolare nei confronti della cittadinanza che, ha evidenziato, si sente spesso lontana da una politica percepita come élite. «Il desiderio di realizzare grandi progetti non deve far perdere di vista la realtà della Città e dei cittadini che la abitano - ha affermato il presidente davanti al plenum riunito anche stavolta alla palestra di Sementina - Cittadini che, sempre più, dimostrano di essere pervasi da un senso di sfiducia verso istituzioni e politici, cui rimproverano di promettere e non mantenere, di progettare e non realizzare, sentendosi sempre più distanti da politici considerati parte di un élite che dà l’impressione di non operare più per il bene pubblico, ma di perdersi in una competizione partitica fine a se stessa».
«Serve fiducia dopo le fatiche pandemiche»
Nel discorso del presidente del Legislativo c’è stato spazio anche per la pandemia che «ha cambiato abitudini e regole in una maniera che mai nessuno avrebbe pensato potesse accadere». Dotta ha quindi invitato a «lasciarsi questo affaticamento alla spalle». Per farlo ha incitato tutti a riacquistare forza e fiducia nei propri mezzi, partecipando nuovamente alla vita comunitaria, ascoltando la voce della popolazione e valorizzando il lavoro dei numerosi volontari attivi nella nuova Bellinzona. Anche così, ha concluso, gli eletti potranno far maturare la Bellinzona aggregata nata nel 2017, che era un bebè ed è diventata «una splendida bimba che va fatta crescere ancora».
Spazio ad una lunga serie di nomine
Insediato e applaudito il nuovo presidente, la seduta costituiva prosegue come da prassi con le numerose nomine in seno alle Commissioni permanenti del Consiglio comunale (secondo la nuova ripartizione con un posto in più a Verdi-FA-MPS-POP e uno in meno al PPD dopo l’esito delle elezioni), agli Enti autonomi e ai Consorzi. È per contro destinata a non essere accolta la proposta di Matteo Pronzini (MPS) di discutere già oggi l’eventuale creazione di sette nuove Commissioni speciali su tematiche varie. Intanto i nuovi capigruppo, ricordiamo, sono Damiano Stroppini (PLR), Lisa Boscolo (Unità di Sinistra), Luca Madonna (Lega-UDC), Paolo Locatelli (PPD-Generazione giovani) e il citato Matteo Pronzini (Verdi-FA-MPS-POP). Oltre al primo cittadino Renato Dotta per il PLR è stato eletto stasera anche il vicepresidente: si tratta di Alberto Casari dell’Unità di Sinistra.
