I lavoratori della Koscon ricevono la disdetta

STABIO - Il provvedimento, come anticipato dal sito Internet del Corriere del Ticino il 19 maggio (vedi suggeriti), era nell'aria e oggi ha assunto i crismi dell'ufficialità: nel corso di un'assemblea indetta dal commissario del concordato, ai 132 dipendenti della Koscon Industrial SA di Stabio è stata notificata la disdetta cautelativa dei contratti di lavoro. Un passo ritenuto necessario per non intaccare ulteriormente il debito della massa e tutelare al meglio gli interessi dei creditori, compresi gli stessi impiegati della ditta attiva nella progettazione e produzione di lastre e sistemi in policarbonato.
Illustrando la situazione, il commissario del concordato ha indicato come necessaria l'immissione di liquidità, ossia di capitali freschi garantiti dalle banche o da imprenditori interessati a rilevare la fabbrica oppure ad affiancare gli attuali azionisti. Delle proposte sarebbero arrivate negli ultimi giorni, ma la loro solidità deve ancora essere vagliata. Tra i principali scogli avvistati, vi è quello rappresentato dalla ritrosia degli istituti di credito ad aprire i loro rubinetti.
La particolarità del caso è che la Koscon, in moratoria concordataria provvisoria da fine aprile, non è un'azienda decotta, potendo pure contare su un valore delle proprietà immobiliari che supera quello dei debiti. Anche per questo, appare difficilmente credibile che una simile realtà possa avviarsi al fallimento. Tuttavia, l'immissione di nuovi fondi è una questione da risolvere con urgenza, altrimenti anche i più foschi scenari potrebbero assumere sostanza. Per qualche settimana, la continuità della produzione è data per certa, poi serviranno garanzie per poter ordinare la materia prima e quindi assicurare il futuro della ditta. Da parte loro, nell'incontro di oggi i vertici dell'impresa hanno manifestato ottimismo, chiedendo il contributo di tutto il personale - tra le cui fila milita una quindicina di addetti residente in Ticino - per superare il periodo di difficoltà.
Al fianco dei dipendenti è schierato il sindacato OCST, che tramite il segretario regionale Giuliano Butti mantiene pure i contatti con il commissario del concordato per seguire ogni sviluppo della vicenda.