I medici di famiglia si uniscono per abbassare i premi

Rafforzare il ruolo del medico di famiglia per mettere fine al continuo aumento dei costi della salute. È l’obiettivo di «mediX Ticino», il consorzio che unisce i professionisti attivi sul nostro territorio e che, se in Svizzera interna è già realtà da oltre vent’anni, in Ticino rappresenta una prima. «Di fronte a una medicina sempre più frammentata e complessa è indispensabile unire le forze», rimarca Christian Garzoni, tra i fondatori del sodalizio. «Questo, non solo a beneficio dei medici che potranno condividere esperienze e contatti, ma soprattutto nell’interesse del paziente che potrà beneficiare di cure di maggiore qualità». In pratica, il paziente che deciderà di stipulare un modello assicurativo «medico di famiglia mediX Ticino» riceverà uno sconto sui premi da pagare ma, in caso di bisogno, prima di rivolgersi a uno specialista dovrà consultare un medico di famiglia associato alla rete.
«Al momento hanno aderito 105 medici su un totale di circa 300 professionisti - spiega Greta Giardelli, del comitato direttivo - e in futuro questo numero è destinato a crescere. In ogni modo questo modello non è da vedere come una limitazione per il paziente, ma piuttosto come un vantaggio: il processo di cura sarà coordinato dal medico di famiglia che si occuperà dei diversi aspetti evitando i classici doppioni di esami e riducendo gli sprechi o le ospedalizzazioni». Una maggior coordinazione che, a detta dei promotori, si rifletterà anche sul borsellino. «Secondo numerosi studi condotti oltralpe questo tipo di offerta ha permesso di contenere i costi del 15-20%», evidenzia Garzoni che precisa inoltre come «al momento sono sei le principali casse malati che hanno stipulato un accordo con mediX Ticino, ma già per l’anno prossimo contiamo di aumentare il loro numero. Bisogna rendersi conto che il paziente vuole spendere meno ed è per questo che cerca modelli assicurativi alternativi: basta pensare che in Ticino circa il 40% degli assicurati opta per l’attuale modello con il medico di famiglia mentre quasi il 30% sceglie quello che prevede la consultazione di un call center. Insomma, di fronte alla nuova impennata dei premi occorre reagire».
E qui la domanda sorge spontanea: perché un cittadino dovrebbe optare per la rete mediX rispetto al classico modello con medico di famiglia? «Oltre ad incrementare la qualità grazie ad un miglior coordinamento dei processi di cura - rileva Garzoni - il nostro progetto mira a promuovere una formazione continua e specifica dei medici aderenti. Medici che, appunto, dovranno incontrarsi almeno una volta al mese per discutere dei casi complessi, scambiarsi le conoscenze ma anche fare autocritica ad esempio per quel che concerne la somministrazione dei medicamenti. Insomma rispetto ad oggi i medici di famiglia non saranno più lasciati soli». Detto dei benefici per i pazienti, allo stesso tempo la rete mediX vuole altresì «rilanciare il ruolo del medico di famiglia - conclude Garzoni - oggi l’immagine di questi professionisti è in caduta libera ed è sempre più difficile trovare dei giovani disposti a intraprendere la professione. Occorre dirlo senza mezzi termini: il ruolo del medico di famiglia è in pericolo. Ecco perché occorre un decisivo cambio di rotta che lo riporti al centro».
Il modello, che sarà operativo da gennaio 2020, è stato presentato stamattina a Lugano dai promotori.