Chiasso

«I poliziotti formati sono merce rarissima»

Il corpo della Polizia comunale cerca tre agenti perché altrettanti sono passati alla Cantonale – Sonia Colombo-Regazzoni: «Non erano scontenti, non è una questione di stipendio ma per loro il trasferimento rappresenta un’occasione di miglioramento e di carriera»
Luca Bernasconi
16.06.2021 06:00

Siamo in pieno periodo di calcio mercato. Il tal giocatore lascia la squadra Blu per accasarsi in quella Gialla. Quindi la Blu deve riempire il «buco» andando a fare la corte al giocatore della compagine Rossa che meglio si adatta al ruolo. E così via. Senza in alcun modo voler essere offensivi, una situazione simile si verifica nei corpi di polizia in Ticino. L’ultimo esempio è a Chiasso dove la Polizia polo Regione 1 è alla ricerca di tre nuovi agenti.

Concorso obbligato

L’annuncio di lavoro figura sul numero di venerdì del Foglio ufficiale del Canton Ticino: per tutti un contratto al 100%.

«Come Municipio abbiamo dovuto aprire un concorso perché tre dei nostri agenti hanno lasciato il corpo per andare nei ranghi della polizia cantonale. Quest’ultima cercava una quindicina di poliziotti e, appunto, in tre da Chiasso hanno risposto all’appello. Non ce l’ho con nessuno, ci mancherebbe, ma oggi a noi mancano degli elementi per poter assicurare i turni di un servizio garantito 24 ore su 24. Farli ruotare in queste condizioni non è certo facile» ci dice Sonia Colombo-Regazzoni, capo del Dicastero sicurezza. E al corpo di Chiasso servono agenti già formati, non c’è il tempo di «aspettare» che eventuali aspiranti assolvano la scuola reclute.

Già pronti

D’altronde il bando parla chiaro: «Con attestato professionale federale di agente di polizia (uomini o donne)... secondo le condizioni definite nel Regolamento organico dei dipendenti del Comune di Chiasso (ROD) e dal Regolamento concernente l’uniformazione dei gradi e delle condizioni di stipendio dei corpi di polizia cantonale e comunali (RUGraS). Il concorso è aperto ad agenti di Polizia comunale, Polizia cantonale o Polizia dei trasporti già formati che hanno assolto con successo una Scuola cantonale di polizia».

Ambiscono alla giudiziaria

Insomma, oggi gli agenti formati sono molto ricercati. E probabilmente Chiasso se riuscirà a trovare le figure giuste le andrà a «rubare» a un altro corpo. «Sono merce rarissima» aggiunge Colombo-Regazzoni. La municipale aggiunge che chi è partito non lo ha fatto perché in contrasto con qualcuno o perché non contento del lavoro. Semplicemente la Polizia cantonale è un approdo ambito: «La Cantonale offre posizioni diverse, oltre a maggiori possibilità di carriera rispetto alle polizie comunali. È un passo avanti quasi naturale. Quasi tutti vogliono essere integrati nella polizia giudiziaria che offre interessanti occasioni lavorative. Da parte mia capisco chi voglia fare un passo del genere. Certo che se il posto di lavoro fosse a Biasca, tanto per citare una località lontana, tutti ci penserebbero su con molta attenzione».

Il salario non conta

Non si tratta nemmeno di una questione di stipendio: «Assolutamente no. Oggi le condizioni di salario sono stabilite uniformemente da un apposito regolamento. È proprio una questione di opportunità di lavoro. Ciò è dimostrato anche dal fatto che gli agenti a Chiasso sono impegnati per 40 ore la settimane mentre alla Cantonale per 42» aggiunge la nostra interlocutrice.

Esami complicati

Ma sarebbe così drammatico aspettare che qualche aspirante terminasse la scuola reclute? «A noi andrebbe benissimo. Ma porto un esempio recente. Durante l’ultima scuola cantonale, quattro giovani avevano manifestato l’intenzione di lavorare a Chiasso una volta diplomati. Ebbene, tre di loro non ce l’hanno fatta a superare gli esami» conclude.