Rancate

I ricordi dietro il museo, i pavoni dietro il muro

Con l’obiettivo di essere presente sul territorio e coinvolgere la popolazione la Pinacoteca Züst propone svariate iniziative – Alcune si rivolgono ai giovani e alle scuole, l’ultima nata vede protagonisti gli anziani : una sorta di viaggio nel tempo all’epoca del signor Züst e del suo «Palazzo dei russi»
Scatti dal passato: Villa Züst e il suo mondo. © Pinacoteca Züst
Lidia Travaini
12.06.2023 06:00

C’è stato un periodo durante il quale nel Mendrisiotto c’erano animali come fenicotteri, pavoni bianchi e daini. Vivevano nel parco di una villa che veniva chiamata Palazzo dei russi. Per vederli, soprattutto i più giovani, sbirciavano oltre i muri che attorniavano il grande edificio ubicato a Rancate. Da quegli anni non è passato poi così tanto tempo. Perché quelli che abbiamo riassunto in queste righe sono i ricordi di alcuni anziani ospiti nelle case di risposo della regione. Li hanno raccontati ai collaboratori della Pinacoteca Züst nell’ambito di un’iniziativa che li ha visti protagonisti negli scorsi mesi. Si inserisce nel progetto «Destinazione museo», che fino all’anno scorso si rivolgeva soltanto ai bambini e ai ragazzi (ci torneremo tra poco), ma che ora ha aperto i propri orizzonti a nuove fasce d’età. «Si tratta di un progetto partito due anni fa – esordisce Alessandra Brambilla, collaboratrice scientifica della Pinacoteca Züst –, con la cooperazione dell’Ente Case Anziani Mendrisiotto (ECAM). Insieme a loro è stato realizzato un film che è stato sfruttato per raccogliere testimonianze sul territorio». Poi il progetto si è sviluppato e arricchito: «È nata l’idea di andare nelle case anziani, anche perché venire in Pinacoteca non è fattibile per tutti – la struttura non ha ad esempio l’ascensore, ma all’orizzonte c’è un ampliamento con rinnovo, e novità potrebbero giungere a breve, ndr –. Quella che proponiamo è una formula che abbiamo già sperimentato con successo: per prima cosa andiamo in casa anziani e raccontiamo la storia della Pinacoteca e del signor Züst, con uno sguardo curioso sul contesto dell’epoca, il Mendrisiotto e il Ticino degli anni 1930-1970, mostrando delle vecchie fotografie». In questa occasione emergono molti ricordi. Spesso riaffiorano in modo graduale, perché la memoria torna un pezzetto alla volta. Ricordi come quelli riassunti all’inizio dell’articolo, ma anche del pappagallo di nome Lori del signor Züst, o delle sue trasferte a Chiasso a cavallo per recarsi al lavoro. «È emozionante vedere come gli anziani si preparino a questi incontri, e poi ne parlino per giorni. Perché loro diventano protagonisti di questi momenti e la loro esperienza viene valorizzata in uno scambio reciproco. È come un viaggio nel tempo».

La seconda tappa dell’iniziativa è una visita alla Pinacoteca, per chi vuole e può. Possono farne parte attività come atelier e letture ad alta voce, in questi mesi su Filippo Boldini, a cui è dedicata la mostra in corso, «ma il format può essere adattato e modificato». Protagonisti di questa iniziativa finora sono stati gli ospiti della casa anziani di Balerna, ma presto lo saranno anche quelli della Torriani di Mendrisio e di una struttura di Paradiso. In futuro si spera se ne aggiungano altri.

Il museo in classe

L’iniziativa con anziani non è l’unica in corso alla Pinacoteca con l’obiettivo di essere presenti in modo proattivo sul territorio, «perché la Pinacoteca non è un museo chiuso, bensì uno spazio aperto al territorio e alla popolazione e ci accorgiamo di essere sempre più avvertiti», così ancora Brambilla. «Destinazione museo» si rivolge sempre anche ai bambini, coinvolgendo le scuole. Durante questo anno scolastico agli sgoccioli, varie attività sono state proposte ad alunni delle Elementari di Lattecaldo, Massagno, Paradiso, delle Medie e del CPT di Mendrisio. «Le classi lavorano per scoprire il museo e il suo mondo nel corso di tutto l’anno scolastico, di recente il frutto di questo lavoro è stato presentato alle famiglie ed è stato un momento davvero molto bello».

Si rivolge sempre ai giovani, infine, l’iniziativa che compie 10 anni «Un’estate...a regola d’arte!» per scoprire il dietro le quinte della Pinacoteca e i segreti delle opere d’arte. Dal 19 giugno al 28 luglio saranno proposti «pomeriggi ludici legati all’arte, con laboratori creativi, visite dinamiche al museo, giochi anche di movimento e spesso all’aria aperta e merende sane». Vi possono partecipare, anche solo per un giorno, giovani tra i 6 e i 12 anni, ma anche gruppi, colonie diurne o estive, con cui vengono studiate proposte personalizzate.

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