Celebrazioni

I rinforzi di Napoleone e quei bagordi a Brusino

«Da qui, almeno per un giorno, è passato un pezzetto di Storia» – Con questa frase il municipale Lucio Negri ha lanciato la serie di eventi voluta per ricordare il transito nel borgo affacciato sul Ceresio delle truppe cisalpine; passaggio che fu ostacolato dal parroco locale che desiderava restare svizzero
Sul lungolago di Brusino, uno dei rari «omaggi» ticinesi a Napoleone. ©CdT
Lidia Travaini
15.02.2023 18:00

La figura di Napoleone Bonaparte resta controversa. Rivoluzionario? Grande statista? Generale dispotico? Le teorie si moltiplicano e da oltre 200 anni variano, anche a dipendenza di dove, quando e da chi vengono sostenute. Ciò che è certo è che senza Napoleone anche il Ticino non sarebbe ciò che è oggi.

È a questo che ha pensato il Comune di Brusino Arsizio quando ha deciso di farsi promotore di una serie di eventi per celebrare due diversi anniversari accomunati al generale corso, uno dei quali strettamente legato alla località sul lago: i 225 anni dal passaggio a Brusino delle milizie filocisalpine e i 220 anni dalla sottoscrizione dell’Atto di mediazione che ha sancito la nascita del Canton Ticino. Una serie di eventi chiamata Celebrazioni napoleoniche.

«Le delizie di Pojana»

Forse non tutti sanno che «da qui, almeno per un giorno, è passato un pezzo di Storia», ha esordito il capodicastero Cultura di Brusino Lucio Negri in conferenza stampa. In altre parole: Brusino e la sua gente hanno avuto un ruolo nella Storia. Il 15 febbraio 1798 – l’anniversario cade proprio oggi – le milizie filocisalpine transitarono da Brusino Arsizio. Provenivano da Porto Ceresio e Capolago e avrebbero dovuto raggiungere Lugano dove era in corso un tentativo di rovesciamento del Capitano reggente della Città sul Ceresio, allo scopo di annettere i Baliaggi di Mendrisio e Lugano alla Repubblica Cisalpina. Il piano però cambiò grazie a un’iniziativa dell’allora parroco di Brusino nel cui cuore (e non solo nel suo) ardeva il desiderio di continuare a far parte del territorio svizzero. Il tentativo di golpe fallì perché le truppe che passarono da Brusino non raggiunsero mai Lugano per rinforzare i filocisalpini che volevano rovesciare il potere. Omeglio arrivarono in ritardo e brilli, grazie a un’iniziativa di don Francesco Andreoletti, che improvvisò una festa durante la quale i militi mangiarono e bevvero a volontà. Cosa sarebbe successo senza quelle che sono note come «le delizie di Pojana» nessuno lo sa. Per questo, il Comune pensa che la ricorrenza sia da celebrare e da rendere nota e cercherà di farlo con il ricco programma di eventi che ha preparato.

Il secondo anniversario che sarà ricordato sono i 220 anni dalla sottoscrizione dell’Atto di mediazione, firmato il 19 febbraio 1803 da Napoleone Bonaparte. Un evento di cui si parla più spesso perché decretò la nascita del Canton Ticino.

Di spari e aneddoti

Il calendario di eventi pensato dal Comune è ricco e vario (e potrebbe arricchirsi ulteriormente nei prossimi mesi). Si inizierà il 14 marzo con una conferenza pubblica «introduttiva» con lo storico Marco Marcacci dal titolo «Brusino, Napoleone e il Ticino». In seguito, il 19 aprile sarà proiettato il documentario «Ei fu» dedicato a Napoleone e curato da Alessandro Barbero. Il 5 maggio si concretizzerà invece un’iniziativa dei ragazzi delle Medie di Riva, che allestiranno alcune postazioni didattiche in territorio di Brusino, così da dare vita a un «percorso napoleonico». Il culmine delle celebrazioni sarà toccato il 7 maggio con una giornata intera di festa e iniziative in paese per celebrare ufficialmente il passaggio delle truppe cisalpine a Brusino, con discorsi, un pranzo offerto, momenti ricreativi e la sfilata del Corpo dei volontari luganesi e degli Artiglieri brissaghesi. Ci sarà anche un cannone che sparerà a salve verso il lago. Un dettaglio sottolineato più volte dall’anziano rappresentante del Corpo dei volontari luganese Piergiorgio Rossi, «carico» – ci perdonerete la metafora – all’idea di rievocare la Storia: «Si spara con un fucile all’avancarica – ha raccontato –, ma niente palla di piombo come un tempo, ora possiamo sparare solo a salve». Un gesto che il Corpo luganese ha eseguito per la prima volta proprio a Brusino 25 anni fa. Gli altri due eventi in programma sono una visita guidata al Museo Vela di Ligornetto (il 24 maggio) e una mostra di miniature napoleoniche da 1. al 18 giugno.

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