Elezioni

I sindaci della Vallemaggia si ripresentano compatti

Mario Laloli (Avegno-Gordevio), Andrea Sartori (Maggia) e Moira Medici (Cevio) pronti a candidarsi per un nuovo mandato, mentre Gabriele Dazio (Lavizzara) non ha ancora deciso
Il Museo di Valmaggia a Cevio, simbolo di un territorio con molti tratti in comune. ©CdT/Chiara Zocchetti
Mauro Giacometti
09.12.2023 06:00

I sindaci della Vallemaggia si ripresentano tutti (o quasi) per le elezioni comunali di aprile. Grandi manovre per il rinnovo delle amministrazioni comunali anche «in periferia», dunque, con qualche conferma o ritiro. Ma da un nostro giro d’orizzonte, la Vallemaggia sembra distinguersi per continuità nella guida dei rispettivi Esecutivi. Ad Avegno-Gordevio, primo centro all’inizio della valle venendo da Locarno, Mario Laloli (La nuova Avegno Gordevio) ci ribadisce che solleciterà un nuovo mandato: «Finché la cittadinanza mi sosterrà io continuerò nel mio lavoro – dice l’ex sindaco di Gordevio prima dell’aggregazione con Avegno -. Ci troviamo a pochi chilometri dall’agglomerato urbano locarnese, ma al contempo siamo immersi in un contesto naturale meraviglioso, che offre una qualità di vita molto elevata. E il nostro impegno, personale e come Municipio, sarà quello di mantenere questi standard».

Il ticket vincente

Anche a Maggia, capoluogo della Bassa Valle, si punta sulla continuità. Andrea Sartori (PLR) ha deciso di presentarsi per sollecitare un altro mandato, nuovamente accompagnato dal municipale uscente – e collega di partito - Danilo Tormen. Nel 2021 Tormen ottenne più voti di Sartori (i due furono i più votati in assoluto), ma grazie ad un accordo consensuale fu quest’ultimo a sedersi sulla poltrona di sindaco, rilevando l’eredità decennale di Aron Piezzi. «Con Danilo ma anche con gli altri municipali la collaborazione in questi tre anni è stata buona, se non ottima. Ci piacerebbe pertanto proseguire nel solco della continuità. Nella prossima legislatura abbiamo importanti investimenti da portare a termine, come la prosecuzione del progetto di arginatura a Riveo, il risanamento della strada forestale verso Dunzio ed il connesso progetto selvicolturale, la digitalizzazione dei contatori di consumo e la completazione dei bacini di raccolta dell’acqua potabile. E ancora i prossimi sviluppi del Centro Scuola Sport e Cultura ai Ronchini d’Aurigeno (assieme ad Avegno Gordevio), la realizzazioni di alcuni posteggi pubblici e l’implementazione delle zone 30 nel “cuore abitato” di tutte le frazioni. Il tutto mantenendo l’equilibrio finanziario che ci ha caratterizzato in questi anni, che come sappiamo non sono stati facili», sottolinea Sartori.

Altri quattro anni

Pure Moira Medici (Paese Libero), sindaca a Cevio sarà ancora della partita. «Confermo la mia candidatura per il Municipio per il prossimo quadriennio – ci dice -. Ho riflettuto molto e quello che mi ha fatto decidere di ripresentarmi è la consapevolezza di aver iniziato un cammino molto interessante e di aver portato avanti delle proposte che in parte dovranno essere ancora realizzate nel futuro. Malgrado l’impegno che la carica comporta sento una grande motivazione nello svolgere questa attività a favore del mio comune e dei miei concittadini. Si tratta di un’esperienza che genera di continuo nuovi stimoli e che nel tempo ti consente di acquisire un bagaglio che oltre ad essere necessario per l’attività politica, ti permette di confrontarti con esperienze arricchenti anche a livello personale», sottolinea. E d’altra parte a Cevio le sfide non mancano: dalla soluzione per le nuove sezioni scolastiche alla “madre” di tutti i progetti, il Centro balneare di Bignasco che dovrebbe finalmente sfociare nella domanda di costruzione.

Non ha ancora sciolto le sue riserve, invece, Gabriele Dazio, sindaco di Lavizzara. Municipio che ha appena «incassato» il voto popolare favorevole sul contributo  straordinario al Centro di scultura, consenso che ha dato nuova «linfa» all’Esecutivo verzaschese e al suo sindaco. Entro la fine dell’anno, spiega Dazio, sapremo se si ricandiderà.

L’unione fa la forza

C’è un altro contesto che testimonia il «feeling» tra amministratori pubblici in Vallemaggia e la buona collaborazione intercomunale, l’ASCOVAM. L’associazione, che raggruppa i Comuni della valle e che nel suo comitato direttivo ha anche i granconsiglieri, non manca di far sentire la sua voce. L’ultima occasione, la recente presa di posizione a salvaguardia degli istituti scolastici locali messi in crisi dalla riforma proposta dal Governo.

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