"I tasselli del mosaico si stanno ricomponendo"

LUGANO - "Pian pianino i tasselli del mosaico si stanno ricomponendo". Parola del sindaco di Canobbio – e presidente dell'agenzia Nuovo Quartiere di Cornaredo – a proposito dello stato dei lavori nel comparto di Cornaredo, durante una conferenza stampa in cui è stato fatto il punto della situazione. "Dovremo arrivare a un territorio molto più ordinato e ora siamo nella fase realizzativa", ha spiegato Roberto Lurati, accompagnato dai rappresentati di Lugano (la municipale Cristina Zanini Barzaghi) e di Porza (il sindaco Franco Citterio), che con Canobbio compongono l'agenzia NQC.
"Il 2018 è un anno cruciale", ha affermato Stefano Wagner, coordinatore della direzione generale del progetto, "in quanto verranno evase le opposizioni al progetto viario nel comparto e alla ciclopista sopraelevata. Inoltre bisogna mettere a punto il piano generale di smaltimento delle acque luride il nuovo approvvigionamento idrico. Bisogna coordinarli con le strade per non riaprire tutto dopo che questa sarà terminata".
La panoramica dei progetti pubblici e privati è di "dieci anni di cantierizzazione", secondo Wagner. "Cantierizzazione" che, prima o dopo, riguarderà tra gli altri il nuovo polo sportivo ("Da considerare anche inserito nel contesto dell'Agenzia", ha detto Zanini Barzaghi), il Parco Cornaredo di Artisa (e qui entriamo nel privato), il progetto Manalbe (in zona Resega) e il P+R che si prevede in fronte allo stadio (con la possibilità per i privati di costruirvi sopra): "Se le infrastrutture pubbliche sono solide, l'interesse da parte dei privati lo sarà altrettando", ha ricordato Wagner.
Unica vera novità emersa dalla conferenza stampa a Canobbio è l'ipotesi di un collegamento verticale dal futuro P+R di Cornaredo verso le scuole a Trevano. Potrebbe trattarsi di un lift, o di una scala mobile, e l'idea è che permetta di svuotare i parcheggi della scuola e rivalorizzare la zona verde. Verde che, è stato ribadito, sarà forse l'elemento più caratterizzante del nuovo quartiere, con la riqualifica del fiume Cassarate fin dalla Stampa creando un parco fluviale, e del pratone di Trevano.