IBS Forex, la resa dei conti

COMO – Sei patteggiamenti e un rinvio a giudizio per il fallimento della Ibs Forex, la finanziaria comasca operante nel mondo finanziario della compravendita di valuta, andata incontro a un buco da quasi sessanta milioni di euro nel settembre 2009. Denaro proveniente da piccoli investitori attraverso la rete di promotori finanziari, ma 30 milioni erano stati investiti e persi da un ente pubblico, la Provincia di Palermo.
Il principale imputato, 48 anni di Lugano, fondatore della società, ha scelto di andare a processo il prossimo 5 dicembre. Ieri mattina, davanti al gup di Como, hanno invece patteggiato gli altri imputati: l?ex socio, 43 anni anch?egli luganese, ha concordato una pena di quattro anni. Condanne a scendere per gli altri: da 3 anni e 4 mesi per il presidente del consiglio di amministrazione, fino ai due anni di chi lo ha preceduto nello stesso ruolo e per i tre componenti del Collegio dei Sindaci, colpevoli di omessa vigilanza in quello che avrebbe dovuto essere il loro ruolo. Nel processo sono costituite un centinaio di parti civili. Secondo il gup, le distrazioni e i falsi in bilancio di cui sono accusate le figure di riferimento della Ibs, sarebbero derivati dai soldi persi con il cattivo andamento dei mercati internazionali, nel tentativo di ripianare le perdite.