Confine

Il barista che straccia il Green pass

Il titolare di un locale del Varesotto è finito alla ribalta del circo mediatico nazionale dopo avere esposto un cartello che contesta la liceità del certificato COVID reso obbligatorio dal premier Draghi: «Da me entrano tutti» - VIDEO
Antonello Lai nel suo bar nella cittadina sulle rive del lago Maggiore.  ©CdT/AC
Andrea Colandrea
01.10.2021 06:00

«Il Green pass è uno strumento contrario alla libertà e alla Costituzione, nel mio locale possono invece accedere tutti, chi ne è in possesso e chi no, chi si è vaccinato contro il coronavirus e chi non intende farlo». A parlare è Antonello Lai, 48 anni, che con la sua compagna Giusy Andretta, a Luino, gestisce il Crystal Lake Bar. Un locale che da alcune settimane è finito sotto i riflettori dell’opinione pubblica italiana dopo che al suo interno lo stesso barista ha esposto un cartello con la scritta «Il Green pass è anticostituzionale. Pertanto questo locale dà libero accesso a tutti». L’esortazione (visibile anche sulla vetrata) e che si pone di traverso rispetto al decreto anti-COVID varato dal Governo Draghi, ha già, in effetti, sollevato un polverone sulla stampa e l’inevitabile coda polemica sui social. Di questo esercizio pubblico, nel quale è esposta anche una bandiera svizzera con le scritte «Ungeimpft» (non vaccinato), «Gesund» (sano), «Grundrecht» (diritto fondamentale) e «Freiheit» (libertà), si sono già occupati i principali media italiani, come pure la trasmissione di Barbara d’Urso «Pomeriggio 5».

Antonello Lai è finito nell’occhio del ciclone e - com’è immaginabile - ha fatto infuriare i favorevoli al certificato verde raccogliendo il sostegno dei contrari. «Rispettiamo la profilassi sanitaria, lavoriamo in sicurezza - spiega - ma senza fare discriminazioni». E le linee guida del Governo? «Sono assurde. Come si fa a consentire l’accesso al banco senza Green pass e pretenderlo da chi è seduto a un metro di distanza?». I titolari del bar, entrambi guariti dalla COVID, intendono andare sulla propria strada. «Le forze dell’ordine sono già venute nel nostro locale. Per ora è prevalso il dialogo». E il 15 ottobre, quando scatterà l’obbligo esteso del certificato verde? «Noi andiamo avanti, abbiamo anche previsto di organizzare un sit-in. Chi vuole può sostenerci in nome della libertà».