Il cantiere non spaventa, la situazione generale sì

L’intervento non è di quelli delicati o invasivi, ma il quadro complessivo del paziente – che potremmo definire lungodegente – è da monitorare con attenzione. Parliamo di viabilità nel Malcantone, dove presto la cantonale finirà sotto i ferri. Da mercoledì 7 maggio alla metà di febbraio del prossimo anno, il tratto fra il distributore ENI e la scuola primaria di Magliaso sarà interessato da una serie di opere urbanistiche e stradali, come ha scritto venerdì scorso il Dipartimento del territorio. Dal 7 al 9 maggio il cantiere sarà attivo dalle 20.30 alle 5.30, fino alla fine di agosto solo di giorno, mentre da settembre 2025 a febbraio 2026 i lavori potranno essere sia diurni sia notturni. Precisazione confortante:durante tutto questo arco di tempo, «la strada sarà normalmente percorribile». Comunque, «in caso di necessità, il traffico sarà gestito con l’aiuto di agenti» e quindi «s’invita l’utenza a seguire la segnaletica e a prestare la massima attenzione per la sicurezza degli addetti ai lavori».
Il triplice pacchetto
Il fatto che non debbano essere chiuse corsie – faranno eccezione, nel 2026, alcuni interventi notturni sulla carreggiata – fa tirare a tutti un sospiro di sollievo, visto quanto è trafficato il tratto in questione e tutta la cantonale fra Agno e Ponte Tresa: cosa che ormai sanno anche i marciapiedi che la costeggiano. Il cantiere di Magliaso non è comunque una sorpresa. Risale infatti a otto anni fa il progetto da quasi quindici milioni chiamato «Piano di pronto intervento per il Basso Malcantone». Prevedeva tre aree d’azione e una di queste era proprio Magliaso, dove l’obiettivo era garantire più sicurezza alla mobilità lenta, migliorare la sua convivenza con il traffico motorizzato e aumentare la qualità di vita dei residenti ricucendo, anche se in modo parziale, il tessuto urbano tagliato dalla cantonale. Un’altra zona dove bisogna ancora intervenire – il Cantone, secondo nostre informazioni, vuole coordinare questo pacchetto d’interventi con la progettazione definitiva del nuovo tram – è quella di Caslano, dov’è in programma la sistemazione degli incroci di via Stazione e via Industria con un semaforo che, oltre ai flussi stradali, regolerà l’intersezione delle due strade con il tracciato della ferrovia Lugano-Ponte Tresa. Verrà anche costruita la nuova fermata della FLP Caslano-Colombera, che assicurerà una migliore connessione con il tessuto insediativo, la zona industriale e le scuole medie.
E la rotondona?
Il terzo punto – non in ordine di tempo né d’importanza – è invece quello che ha portato al ripensamento della rotonda della Magliasina, di cui avevamo già scritto nell’aprile 2024 («A quella rotonda non girano solo le auto»). Il titolo del nostro articolo si riferiva al fatto che il cambiamento, inizialmente, aveva suscitato malumori a livello locale. Questi avevano convinto il Cantone ad apportare alcune modifiche alla segnaletica orizzontale e verticale, in modo da «guidare» meglio gli automobilisti nella rotatoria a due corsie ed evitare ingorghi, soprattutto in uscita verso Ponte Tresa. Le analisi del Dipartimento del territorio sono ancora in corso; di proteste, tuttavia, negli ultimi mesi, non abbiamo più avuto notizia.
Disillusione
Quando si parla di traffico nel Malcantone, comunque, c’è sempre un malumore di fondo. Anche perché la circonvallazione Agno-Bioggio, da molti attesa come un’opera decisiva, salvifica, è ancora lungi dall’essere realizzata (il Cantone dovrebbe presentare entro l’estate la variante in superficie, il cui consenso è però ancora tutto da costruire). «Non sarebbe la panacea di tutti i mali» commenta il sindaco di Magliaso Roberto Citterio. «Snellirebbe alcuni passaggi critici come il centro di Agno e il passaggio a livello all’altezza dell’ex garage Casanova, ma non risolverebbe in modo definitivo il problema del traffico». E il prossimo cantiere di Magliaso? «È una misura di manutenzione, slittata negli anni per via di un ricorso, che non peggiorerà la situazione viaria, ma non la migliorerà nemmeno». Il sindaco di Caslano Emilio Taiana pensa la stessa cosa sulla modifica della rotonda della Magliasina. «Ora funziona, è vero, ma se negli orari di punta serali il traffico è alto, è come se non fosse cambiato niente. Anzi, è rimasto tutto come prima. Potrei quindi definire l’intervento inutile. Finché la circonvallazione e il tram non vedranno la luce, non avremo soluzioni per fluidificare il traffico. La strada è un budello e le macchine sono una marea, quindi…».