Mandati

Il Cantone spende anche in California

Nel 2018 le commesse pubbliche dirette o a invito sono state 4.067, per un valore complessivo di 154,1 milioni di franchi – Per i festeggiamenti a Marina Carobbio spesi 109.000 franchi – Quei 61 incarichi all’estero
Nel 2018 le commesse dirette o a invito del Cantone hanno raggiunto quota 4.067. (Foto Maffi)
Massimo Solari
13.06.2019 06:00

BELLINZONA - In un modo o nell’altro fanno sempre discutere, vuoi perché i soldi in ballo sono parecchi, vuoi perché puntualmente qualche decisione finisce al centro delle polemiche. Parliamo delle commesse pubbliche aggiudicate a invito o per incarico diretto dal Cantone. Nel 2018 sono state 4.067 quelle superiori ai 5.000 franchi, per un valore complessivo a dir poco importante: 154,1 milioni di franchi. Il Corriere del Ticino è in grado di anticipare la lista degli incarichi che sarà resa pubblica fra qualche settimana, come impone la legge. Un documento di 346 pagine, nel quale non mancano le curiosità così come alcune voci riferite a dossier che lo scorso anno hanno scaldato gli animi della politica. Qualche esempio? Tra le prestazioni riportate spiccano quelle legate a due dossier che hanno fatto parecchio dibattere: il caso Argo1 e quello dello stabile eVita. Le commesse resesi necessarie per far luce sui risvolti amministrativi e penali del mandato alla ditta di sicurezza attiva al centro per richiedenti all’asilo di Camorino sono stati tre. Nella preparazione e nella conduzione degli interrogatori, come pure nell’assunzione e nell’apprezzamento delle prove, la Commissione parlamentare d’inchiesta si è appoggiata all’avvocato Marco Bertoli attraverso un mandato del valore di 22.600 franchi. Non è tuttavia il solo incarico in quest’ambito che il legale ha assunto nel 2018: per l’esecuzione di un approfondimento in merito «a particolari aspetti amministrativi legati alla gestione del mandato alla società Argo1» il Governo si è infatti pure appoggiato a Bertoli, spendendo 18.000 franchi. Ma nel quadro del procedimento penale sul caso il Consiglio di Stato ha pure speso 12.000 franchi per garantirsi il patrocinio, quale accusatore privato, dell’avvocata Maria Galliani. Per quanto riguarda invece la vicenda dello stabile eVita, il cui acquisto da parte dello Stato è naufragato dopo il passo indietro dei promotori, è registrato il mandato con il quale la Commissione della gestione del Gran Consiglio aveva voluto indagare sulle procedure adottate dall’Esecutivo e in particolare proprio sul rispetto della legge sulle commesse pubbliche. La perizia giuridica allestita dallo studio Kellerhals Carrard (uno dei tre pareri messi a punto su questo dossier) è venuta a costare 7.500 franchi. E sempre a proposito di perizie «istituzionali». Nell’elenco spicca anche quella da 18.000 franchi che il Governo ha fatto elaborare – in collaborazione con il professor Pascal Mahon dell’Università di Neuchâtel – per verificare la costituzionalità della figura del giudice di pace.

Nove aziende ricoperte da mandati

Ma chi ha beneficiato in misura maggiore dei mandati diretti o a invito del Cantone? E quanti di questi hanno varcato il confine? Dall’analisi dettagliata della lista emerge che il numero maggiore di commesse è stato attribuito a Swisscom: 29 decisioni in totale per un importo di oltre 3,3 milioni. Al secondo posto si piazza la DOS Group di Mendrisio, società informatica alla quale sono stati attribuiti 28 mandati (722.000 franchi il loro valore complessivo). Sul terzo gradino del podio troviamo invece la SUPSI, con 24 commesse (665.000 franchi circa). A superare quota 20 mandati sono altre sei aziende: le imprese di costruzioni Filippi SA (Airolo) e Walo Bertschinger SA (Taverne), l’azienda specializzata nell’integrazione di soluzioni informatiche e telematiche Argonet (Camorino), la ditta specializzata in soluzioni informatiche MTF (Manno), la Togni Eros Metalcostruzioni SA (Cresciano) e un’altra ex regia, le FFS. E se l’importo delle commesse pubbliche andate a Swisscom è anche il più elevato, vi sono altre società che con un mandato o poco più hanno raggiunto valori sopra il milione. Con tre decisioni il TCS ha ottenuto mandati per 3,3 milioni di franchi, mentre sono valse da sole 2,5 milioni le manutenzioni di due precisi lotti di strada cantonale nel quadriennio 2015‐2018 affidate da un lato alla Consorzio Galli Costruzioni SA Ugo Bassi SA di Rivera e dall’altro alla Consorzio Merlini & Ferrari SA - Mignami SA di Minusio. Tutte quelle sin qui citate sono aziende svizzere, ma nel 2018 alcune commesse hanno raggiunto anche l’estero e in particolare l’Europa. Nel dettaglio non sono rimasti in Svizzera 60 mandati del valore complessivo di 1,3 milioni di euro circa. E a beneficiarne maggiormente – 362.000 euro circa – è stata la società tedesca Ex Libris. Spicca anche un incarico da 18.000 dollari finito negli Stati Uniti, per la precisione alla californiana Phoenix Software International.

Per festeggiare la presidente del Consiglio nazionale Marina Carobbio sono stati dati mandati per 185.000 franchi. (Foto Reguzzi)
Per festeggiare la presidente del Consiglio nazionale Marina Carobbio sono stati dati mandati per 185.000 franchi. (Foto Reguzzi)

La prima cittadina e il banchetto

Nel 2017 i festeggiamenti per l’elezione in Consiglio federale di Ignazio Cassis avevano occupato uno spazio di rilievo tra le commesse pubbliche aggiudicate dal Cantone. Nel complesso il valore dei mandati aveva sfiorato i 185.000. L’anno scorso è stata la volta di Marina Carobbio, la cui nomina a presidente del Consiglio nazionale è stata a sua volta celebrata al sud delle Alpi, comportando una fattura – in termini di mandati diretti – pari a 109.000 franchi. Tra gli altri l’incarico per la preparazione e il servizio del banchetto è costato 35.000 franchi, mentre il rinfresco sul treno d‘onore che da Berna è giunto in Ticino 12.750 franchi. E se per mettere in piedi la struttura dei festeggiamenti sono stati spesi poco meno di 30.000 franchi, l’aperitivo a Palazzo federale ha superato i 6.000. Ma sotto la voce grandi feste non risultano unicamente le commesse destinate a onorare la prima cittadina della Confederazione. In vista della Fête des vignerons, e con ogni probabilità della giornata dedicata al Canton Ticino il 27 luglio, la Cancelleria dello Stato ha proceduto all’acquisto di 100 biglietti per lo spettacolo serale di Daniele Finzi Pasca. La fattura? 24.900 franchi.

Se la cultura «costa»

Scavando tra il lungo elenco di nomi e cifre non mancano le curiosità come gli importi messi in campo dal Governo e dai Dipartimenti per realizzare alcuni importanti progetti. Si scopre così che per l’esecuzione dello studio sull’impatto economico della cultura nel Canton Ticino, affidato alla società basilese BAK Economics, il Consiglio di Stato ha investito 145.000 franchi. O ancora che per svolgere il rilievo del traffico in prossimità di 18 valichi di confine è stato dato mandato a una società per un importo di poco superiore ai 22.000 franchi. Sempre a proposito di viabilità, per far luce sulla situazione problematica della strada cantonale Agno-Ponte Tresa, il Dipartimento del territorio ha richiesto un secondo parere specialistico del valore di quasi 28.000 franchi. A pochi giorni dal voto sull’iniziativa «Giù le mani dalle Officine», vale anche la pena menzionare l’incarico da 33.000 franchi affidato dal Governo a uno studio luganese per «l’elaborazione di una proposta di Convenzione per i futuri rapporti tra Città di Bellinzona e Cantone riguardante l’area che sarà ceduta dalla FFS». Tornando per contro alle ultime elezioni, lo sapevate che le buste contenente le schede di voto fornite da una ditta d’Oltralpe sono costate 16.500 franchi? Le stesse schede di voto per il Governo e per il Gran Consiglio (fornite da aziende ticinesi) hanno comportato rispettivamente una spesa di 10.000 franchi e 24.000 franchi. Tra le commesse curiose emerge per contro il mandato conferito a un istituto bernese per effettuare la taratura e la calibrazione di tutti gli strumenti di misurazione e degli apparecchi radar in uso presso il corpo di polizia. Un lavoro, questo, costato 82.000 franchi. Restando nell’ambito della sicurezza, vi sono poi altri tre mandati particolari. A un laboratorio di Gentilino è andata la commessa da 300.000 franchi per effettuare le analisi del DNA necessarie nel 2018 su incarico della Polizia cantonale. L’aumento temporaneo delle videocamere a Locarno in occasione degli avvenimenti estivi Luci e Ombre, Moon and Stars e Locarno Festival ha da parte sua comportato un investimento di quasi 7.000 franchi. Non da ultimo la formazione ad hoc alla SUPSI destinata a dodici magistrati del settore dei reati economici-finanziari è stata coperta in ragione di due terzi dal Dipartimento delle istituzioni, per un totale di 14.400 franchi.