Ticino

Il Cantone verso il futuro con la trasformazione digitale

Il Consiglio di Stato ha licenziato due Messaggi governativi per istituire una serie di servizi trasversali digitali a tutta l’Amministrazione cantonale e aggiornare le infrastrutture tecniche
Red. Online
27.03.2025 10:17

La trasformazione digitale è un ambito di sviluppo prioritario per il Consiglio di Stato. Tanto che nel 2022 è stata nominata una delegata alla trasformazione digitale, Milena Foletti, incaricata di garantire il coordinamento di questo «complesso e delicato processo». Il Governo ha ora licenziato due Messaggi governativi: il primo riguarda l’attuazione della prima fase della Strategia per la trasformazione digitale del Cantone Ticino; il secondo l’aggiornamento delle infrastrutture tecniche dell’Amministrazione cantonale. L’investimento complessivo richiesto, sul quale dovrà esprimersi il Parlamento, ammonta a 30,4 milioni di franchi.

L’obiettivo di fondo della strategia – approvata dal Consiglio di Stato il 24 febbraio 2024 – è quello di rendere i servizi pubblici più efficienti e accessibili, sfruttando appieno le opportunità fornite dalle nuove tecnologie digitali. «Questo permetterà, in generale, di migliorare ulteriormente la qualità della vita sul nostro territorio e garantire anche in futuro la sua attrattività, specialmente agli occhi delle giovani generazioni e delle aziende».

«In periodi di incertezza e di difficoltà, il Consiglio di Stato intende comunque portare avanti una visione rivolta al futuro, in questo caso alla digitalizzazione», ha dichiarato aprendo la conferenza stampa Christian Vitta, presidente del Consiglio di Stato e direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE). «La digitalizzazione è la rivoluzione del nostro tempo e va pensata come un cantiere permanente. Si tratta di cambiamenti che toccano la vita quotidiana, così come le abitudini dei cittadini cambiano in funzione della tecnologia. Il Governo lancia quindi un chiaro messaggio: vuole essere un attore dinamico e innovativo verso il futuro».

Nessuno sarà lasciato indietro

I nuovi servizi pubblici digitali si aggiungeranno a quelli esistenti, senza sostituirli: l’intenzione del Governo è infatti di garantire anche in futuro l’accesso alle prestazioni dello Stato pure a tutti coloro che non hanno la possibilità o non desiderano usufruirne nel formato digitale.

Una legge ad hoc

I contenuti per l’attuazione della prima fase della Strategia sono descritti nel Messaggio governativo presentato oggi. Un elemento di base è la nuova Legge sull’Amministrazione digitale: uno strumento che esiste già in una ventina di cantoni e che fornirà anche in Ticino la base normativa necessaria all’attuazione e alla realizzazione del processo di trasformazione digitale del Cantone.

Sono poi stati individuati una serie di progetti chiave, che puntano a istituire una serie di servizi trasversali digitali a tutta l’Amministrazione cantonale:
- Sportello digitale dei servizi: una piattaforma che permetterà alla cittadinanza e alle imprese di accedere a una vasta gamma di servizi digitali in modo rapido e sicuro, eliminando la necessità di recarsi fisicamente negli uffici dell’Amministrazione cantonale o di interagire in altre forme che non siano digitali;
- Gestione elettronica delle pratiche (GEVER): un sistema che permetterà all’Amministrazione cantonale di creare e gestire documenti digitali e di trasmetterli alla popolazione e alle aziende, automatizzando le operazioni più ripetitive, in modo da liberare risorse per attività a più elevato valore aggiunto;
- Dati pubblici aperti (Open Government Data): un progetto che permetterà di rendere disponibili alla collettività le informazioni prodotte dal settore pubblico, a favore della trasparenza delle istituzioni e dell’informazione del pubblico;
- Formazione alle competenze digitali: un programma che permetterà lo sviluppo e il costante aggiornamento del personale dell’Amministrazione cantonale.

Le tempistiche

L’attuazione di questa prima fase della Strategia è programmata su un arco temporale di quattro anni e la richiesta di credito sottoposta al Parlamento consiste in 14,2 milioni di franchi di investimento e in 2,7 milioni di franchi a gestione corrente per il periodo 2025-2028.

Aggiornare le infrastrutture e ampliare

Come detto, il Consiglio di Stato ha presentato un secondo Messaggio governativo per l’aggiornamento infrastrutturale, che consiste nella richiesta di un credito di investimento di 16,2 milioni di franchi e di un credito annuale a gestione corrente di 3,3 milioni di franchi. L’obiettivo è di aggiornare le infrastrutture tecniche cantonali e costruire una seconda sala server ridondante all’interno della rete informatica cantonale, gestita dal Centro sistemi informativi (CSI), aumentando la capacità e la sicurezza del lavoro svolto a favore di tutta l’Amministrazione cantonale.

La trasformazione digitale prosegue inoltre anche in una serie di altri settori di competenza cantonale, come ad esempio quelli relativi alla giustizia, alla sanità, alla scuola, alla geomatica e ai diritti politici ma anche al fisco, alla statistica e alla gestione del personale. Con queste proposte, il Consiglio di Stato ribadisce la volontà di gestire la rivoluzione digitale con intraprendenza e spirito costruttivo, guardando al futuro con ottimismo, così da accogliere la trasformazione digitale come un’opportunità e continuare a garantire servizi pubblici di qualità e adeguati alle esigenze della popolazione ticinese».