Il Cassarate che vorrei

Un bosco verticale tra il Liceo Lugano 1 e Campo Marzio, addio al muro che separa l’istituto scolastico dal parco Ciani, un ponte levatoio con una piattaforma trasparente per osservare il fiume nelle vicinanze dell’Ospedale Italiano. Ma anche una barca con una capanna al centro e uno scivolo, una gradonata colorata con diversi tipi di rocce vicino al Campus USI-SUPSI di Viganello, un murales con materiale riciclato e vernici biologiche sul muro d’argine del Cassarate, una passerella di legno rialzata nell’area di Cornaredo, uno stagno e un percorso didattico di 12 tappe.
Il fiume Cassarate che vorrebbero, gli allievi del corso dell’opzione complementare di Biologia con Geografia del Liceo 1 non se lo sono solo immaginato. Alcune delle loro visioni, frutto di anni di lavoro e scambi di competenze con una ventina di esperti, verranno effettivamente integrate nell’ultima fase pianificatoria della riqualificazione del corso d’acqua, più precisamente del tratto che va dalla passerella del parco Ciani a Cornaredo. Misure di valorizzazione, presentate oggi al Campus USI-SUPSI all’attenzione delle autorità, che rappresentano a tutti gli effetti il futuro del Cassarate e del cuore di Lugano.
Da Cornaredo alla foce
Il coinvolgimento attivo degli allievi del LiLu1 nella progettazione di un’opera pubblica è una prima a livello svizzero. I ragazzi di terza e di quarta, supportati dalle docenti Manuela Varini e Ambra Gianini e da esperti d’ingegneria fluviale, dell’ambiente e del paesaggio, hanno preso in considerazione anche alcune idee (sotto forma di disegni) dei bambini della scuola elementare Probello di Pregassona. Il tratto di competenza degli allievi è stato «spezzettato» in quattro aree (Liceo-Campo Marzio, Ospedale Italiano, Campus USI-SUPSI e Cornaredo) e per ognuna ne sono state analizzati i deficit e suggerite soluzioni concrete.
Il progetto che comprende l’area del Liceo 1 e il Campo Marzio, chiamato «Il fiume della vita», comprende un bosco verticale sostenibile sul futuro edificio che andrà a sostituire il palazzetto delle scienze e l’abbattimento del muro di separazione tra l’istituto scolastico e il parco Ciani. In questo modo, sostituendo il parcheggio esistente con uno sotterraneo, verrebbe creata una zona verde e di svago nell’area est del liceo. Inoltre, nella zona del Campo Marzio verrebbe promossa la biodiversità. Il progetto dedicato al comparto dell’Ospedale Italiano, chiamato «Ogni fiume ha la sua fonte, quella del Cassarate siete voi», propone invece di creare un ponte levatoio con i lati trasparenti, così da permettere l’osservazione del fiume. Quest’idea è un adattamento di un disegno dei bambini dell’elementare di Probello, così come la proposta di costruire una barca con una capanna al centro e uno scivolo. Passiamo ora al progetto relativo all’area del Campus USI-SUPSI di Viganello, denominato «RiTroViAmOCi- Il fiume come nuovo amico». Anche qui, un disegno dei bambini ha giocato una parte fondamentale nella proposta di creare una gradonata colorata da diversi tipi di rocce provenienti dalle Alpi svizzere nelle immediate vicinanze dell’ateneo. Inoltre, un’altra idea è quella di creare un murales con materiale riciclato sul muro dell’argine del Cassarate. Ultimo progetto e ultima area, quella di Cornaredo chiamata «B(io)DIVERSO - Lo spazio dell’uomo nella natura». I ragazzi propongono di spostare l’attuale pista ciclabile, costruire una passerella di legno rialzata vicino alla riva del fiume e inserire uno stagno. Il progetto partecipativo di sistemazione del Cassarate, composto da 161 pagine di analisi e contro analisi, comprende anche un percorso didattico formato da dodici pannelli interattivi sui quali sarà posizionato un codice QR per accedere a informazioni più approfondite.
Un corso opzionale cucito su misura per un'opera pubblica
Nel 2020, l’Ufficio corsi d’acqua del Dipartimento del territorio (DT) ha proposto il coinvolgimento degli allievi nel progetto di sistemazione e rinaturazione del Cassarate lungo il tratto che va dalla passerella del parco Ciani a Cornaredo (il progetto per la parte a monte, che va da Ponte di Valle allo stadio, andrà in cantiere quest’anno). Nel settembre del 2021 è partito il corso opzionale, che è stato «cucito su misura» sul progetto.
Gli allievi si sono divisi in quattro gruppi e hanno «spezzettato» il cosiddetto lotto 2, che va appunto da Cornaredo alla foce. Tra gli obiettivi del coinvolgimento ci sono la valorizzazione del corso d’acqua, la promozione della biodiversità con il rafforzamento del ruolo di corridoio ecologico del fiume e la fruizione da parte della popolazione, con anche l’ideazione di un percorso didattico. Per saperne di più: www.ti.ch/corsi-acqua.