«Il Forte Mondascia teme per il proprio futuro»

A causa della pandemia da coronavirus e del conseguente annullamento delle manifestazioni legate all’80. della storica Linea Lona, il Museo militare Forte Mondascia di Biasca comunica che anche le escursioni attraverso la Riviera sono posticipate al prossimo autunno. «Sfortunatamente le restrizioni comunicate dal Consiglio federale valide fino a fine agosto, per le manifestazioni con folta partecipazione, ci obbligano a malincuore ad annullare, rispettivamente posticipare determinanti eventi» commenta Osvaldo Grossi, presidente dell’Associazione Opere fortificate del cantone Ticino. Colui che da anni conduce il Forte dopo averlo fatto rinascere si dice inoltre preoccupato per il futuro del museo. «Abbiamo tuttora praticamente tutti i costi, ma nessuna entrata, in pratica non riceviamo nessun sostegno pubblico». L’idea è quella di ripartire il weekend del 3-4 ottobre.
In ogni caso non ci si ferma. «Stiamo programmando la ripresa della stagione per ottobre e novembre, naturalmente rispettando le disposizioni di sicurezza e igiene che influiranno sulla scelta degli eventi da proporre. «Il fatto che il Museo sia chiuso non vuol dire che l’attività sia del tutto ferma - continua Grossi - Nel periodo di chiusura continueremo con la manutenzione interna ed esterna, nel rispetto delle regole sociali imposte dalle condizioni Covid 19».
Si cercano volontari
L’Associazione, in previsione di una prossima apertura, cerca volontari tra i militi in congedo ed appassionati (cucina, artigiani, e giardinieri). Il volontariato prevede incontri di formazione e un impegno il più possibile regolare. Nelle giornate intere di lavoro è previsto un pranzo in comune (per informazioni contattare [email protected]). Infine, «in questo difficile momento storico l’Associazione opere fortificate del cantone Ticino ringrazia le forze dell’ordine, la Protezione civile, l’esercito, il personale sanitario e i volontari che combattono in prima linea contro il diffondersi del coronavirus per proteggere la salute dei cittadini».
