Il futuro autosilo di Cadro non sarà costruito nel nucleo

Il futuro autosilo di Cadro non sorgerà sotto l’ex asilo Manera, nell’area del nucleo. Questa ipotesi pianificatoria è infatti sfumata anche in seguito alle lamentele del locale Consiglio parrocchiale, che temeva che la proposta avrebbe reso complicato dare un futuro all’edificio. La nuova proposta, tutta da approfondire, è ora di realizzare l’autosilo sul terreno pubblico che fino a pochi mesi fa ospitava un ufficio postale, e che si completa con autorimesse e un centro della Protezione civile. Il mutato intento pianificatore è ora al vaglio del Consiglio comunale di Lugano, nell’ambito dell’approvazione del nuovo Piano particolareggiato del nucleo di Cadro.
Il centro intergenerazionale
Rispetto all’ipotesi di lavoro iniziale, lo «spostamento» dell’autosilo è il principale cambiamento emerso dalla fase di consultazione pubblica. In origine era previsto, appunto, nel nucleo, e soggetto a Piano di quartiere. Ma tale impostazione non è piaciuta e «ha sollevato numerose perplessità, sia da parte dei privati proprietari dei fondi (tra cui la Parrocchia), sia da parte dei residenti del nucleo». È stata quindi stralciata, e per il mappale della Parrocchia, dopo discussioni con quest’ultima, ora la Città propone una destinazione «residenziale per un massimo di un terzo della superficie utile lorda» e una «con finalità aggregative, sociali ed educative». In tal senso, proprio in questi giorni, Fondazione Asilo Manera, Casa Parrocchiale e Legato Manera (proprietari del fondo) hanno inoltrato una domanda di costruzione intitolata «Recupero stabile per formazione centro intergenerazionale». L’edificio ha ospitato per anni l’asilo comunale, che di recente si è spostato nella nuova struttura edificata nei pressi del campo da calcio.
Quattro tipologie di edificio
Per il resto, il Piano particolareggiato identifica quattro classificazioni di edifici (quelli tradizionali, quelli estranei alle caratteristiche del nucleo, gli edifici rurali e gli edifici incongrui) e un set di possibili interventi a esse applicabili a dipendenza degli obiettivi di salvaguardia e valorizzazione. In quest’ambito è confermato lo stralcio dall’elenco dei beni culturali locali della casa patriziale «che a seguito di importanti interventi di ristrutturazione ha perso quelle qualità che giustificavano la sua tutela» (ne abbiamo riferito il 13 e il 21 marzo 2023). Viene per contro proposta la tutela di due nuovi oggetti: una casa (su proposta del Cantone) e una caratteristica fontana integrata in una facciata.
