Chiasso

Il futuro del Boffalorino: dall’incuria al padel

Il terreno all’entrata nord della cittadina di confine da anni in stato di abbandono è stato riordinato su ordine del Municipio – L’intervento è stato portato a termine dai nuovi proprietari che intendono realizzare una stazione di servizio e una zona dedicata allo sport
©CdT/Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
10.08.2022 06:00

«L’area non è un bel biglietto da visita all’entrata nord di Chiasso». Ce lo aveva confidato, circa un anno fa, il sindaco della cittadina di confine Bruno Arrigoni, esprimendosi sul terreno noto come ex Boffalorino, in stato di abbandono da tempo e ormai invaso da erbacce e detriti.

L’ordine e il riordino

Qualcosa però in questo anno si è mosso e oggi il terreno che in molti ricordano per avervi trascorso serate all’insegna del divertimento e della spensieratezza con il Gruppo Urani, si presenta in modo molto diverso. E non è finita, perché nella metaforica pentola bolle ancora qualcosa, lo testimoniano chiaramente le modine spuntate nelle scorse ore: in futuro l’area potrebbe far rilassare e divertire ancora i chiassesi, e non solo loro.

Ma andiamo con ordine. Da alcuni giorni il terreno è stato «sistemato in modo decoroso», ci viene spiegato dal responsabile dell’Ufficio tecnico comunale chiassese Rudy Cereghetti. L’intervento è stato portato a termine dai nuovi proprietari del sedime (che sono confederati) e su ordine del Comune, che ha dato loro tempo sino alla fine di luglio per sistemare l’area verde abbandonata a se stessa da anni. Un bel cambiamento per chi giunge nella cittadina da nord, sia dall’autostrada, sia dalla cantonale, che fino a qualche tempo fa si trovava di fronte un terreno pieno di erbacce e un ex casetta-bar in decadimento.

Il primo passo

Ma, appunto, non è finita. Le modine che tratteggiano il volume di un futuro edificio spuntate nelle scorse ore non lasciano spazio a dubbi. In futuro sul terreno sarà eretto uno stabile. La domanda di costruzione non è ancora in pubblicazione, lo sarà verosimilmente entro la fine del mese, spiega ancora Cereghetti. Il progetto però c’è ed è già stato sottoposto alle autorità comunali. Il terreno in futuro dovrebbe avere una doppia funzione. «L’intenzione è di costruire un edificio che nella sua parte inferiore ospiti una stazione di servizio e nella sua parte superiore sia dedicato allo sport, con la creazione di campi da padel», rende noto la municipale Sonia Colombo Regazzoni, che ha studiato l’incarto. La disciplina imparentata con il tennis che tanto sta avendo successo in altre zone del Ticino – ma anche all’estero – potrebbe quindi sbarcare anche nella cittadina di confine.

Le prime perplessità

La municipale responsabile del Dicastero territorio non nasconde di avere qualche perplessità in relazione al disegno edilizio. «I campi da padel previsti saranno all’aperto, si troveranno infatti sul tetto del futuro edificio. Questo aspetto, insieme all’ubicazione del terreno che si trova a ridosso delle vie di comunicazione, non mi convince totalmente». Che i campi da padel si trovino all’aperto non è in ogni caso raro.

Anni di speculazioni

L’iniziativa immobiliare che dovrebbe portare alla realizzazione di questo progetto potrebbe rappresentare la fine di un periodo molto travagliato per l’area in questione. Una decina di anni fa sembrava ad esempio imminente la costruzione di un’area con parcheggi (si parlava di un autosilo da 150 posti) e una stazione di servizio. Talmente imminente che gli storici utilizzatori del terreno, il Gruppo Urani che ogni anno organizzava le note feste al Boffalorino, dopo la vendita del sedime nel 2015 furono «sfrattati». E dovettero cercare un luogo alternativo per le loro attività (oggi ospitate dall’ex grotto Grütli completamente ristrutturato). Quel disegno però finì in nulla, così come la società argoviese che acquistò il terreno, che risulta cancellata dal registro di commercio. Seguì un lungo silenzio, che oggi sembra definitivamente terminato.

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