Evento

Il garden bar itinerante che fa scoprire il Ticino

La scorsa estate ha animato per circa un mese le cave di Arzo, ora La Soleggiata è pronta per una nuova edizione, che la porterà anche nel Luganese - L’idea degli organizzatori è di far conoscere location periferiche ma altamente suggestive e puntare su prodotti e arte locali
Le cave di Arzo, come apparivano durante l’evento la scorsa estate, quando non vi era obbligo di mascherina e limitazioni negli assembramenti.
Lidia Travaini
26.04.2021 06:00

Quando un evento alla prima edizione riscuote un grande successo, i suoi organizzatori spesso e volentieri il secondo anno vogliono dare e fare di più, ampliando l’offerta e magari anche la dimensione dell’evento stesso.

Questo sta capitando anche a La Soleggiata, l’appuntamento che la scorsa estate per qualche settimana ha animato le cave di Arzo. Ma c’è un ma. Perché Gianluca Pfister e Nathan Bätscher - i due «ideatori» e organizzatori del garden bar - hanno una prerogativa: l’evento non deve perdere la sua identità, vale a dire il suo legame con il territorio e con le zone periferiche di grande bellezza.

Prima e più a lungo

Dei progetti nel cassetto e di quello che c’è in cantiere per l’estate 2021 abbiamo parlato con Gianluca Pfister: «Ci sono diverse novità all’orizzonte» esordisce. La prima riguarda la durata dell’evento: «Stavolta inizieremo già a inizio estate e La Soleggiata durerà più a lungo, sei settimane». Date e dettagli a sorpresa saranno comunicati più in là. Ciò che è già certo è che l’originale bar nell’anfiteatro naturalistico delle cave di Arzo sarà confermato per tre giorni a settimana: il giovedì, il venerdì e la domenica, per diverse settimane consecutive.

Da una cava all’altra

Concluse questo periodo non sarà però ancora il momento dell’«Arrivederci al 2022». Perché l’evento quest’anno diventa itinerante e quindi emigrerà. «L’anno scorso il progetto è nato spontaneamente. Io e Nathan siamo entrambi organizzatori di eventi e visto che era tutto fermo a causa dell’arrivo del coronavirus ci siamo resi conto che la gente aveva bisogno di uscire, ma in sicurezza. Le cave di Arzo ci sono sembrate la location ideale, all’aperto e ampia. E il progetto è piaciuto così tanto che adesso abbiamo pensato di portare questo concetto in giro per il Ticino, iniziando dal Luganese. Dopo le sei settimane ad Arzo faremo quindi una piccola pausa e poi La Soleggiata si sposterà per un breve periodo in una location a sorpresa del Luganese. Per ora possiamo dire solo che si tratterà anche in quel caso di una cava». L’evoluzione, per così dire, dell’evento è stata quasi naturale, prosegue il nostro interlocutore. «Abbiamo trovato questa nuova location molto facilmente, anzi è stata quasi lei a trovare noi - dice sorridendo Pfister - è una cava in una zona un po’ periferica che ci permette di dare continuità all’idea di un evento fuori dai centri e dalle città, in location esclusive che permette di far frequentare e quindi far conoscere luoghi bellissimi, portando la gente non in città, ma per una volta dai centri verso le periferie».

Lo spostamento nel Luganese potrebbe essere il primo di una serie. L’idea infatti è di far diventare La Soleggiata una sorta di concetto: «La Soleggiata potrebbe diventare il primo pop up bar del Ticino, vale a dire un piccolo bar itinerante che viene organizzato in località un po’ discoste ma di grande impatto: «Seguendo questo concetto stiamo già lavorando in vista del 2022 per riuscire a portare La Soleggiata anche nel Bellinzonese. E stiamo già anche pensando alle valli ticinesi, ad esempio alla Valle Maggia».

Il legame con il locale dell’evento si rispecchia anche nella scelta dei prodotti: «Lo scorso anno ci siamo anche resi conto del fatto che l’economia ticinese aveva bisogno di rilancio dopo il lockdown e quindi abbiamo puntato sul locale e sul sostenibile. Questa filosofia continuerà e sarà persino accentuata, grazie al coinvolgimento di nuovi prodotti, ad esempio birre locali e vini a chilometro zero e al coinvolgimento di un maggior numero di food truck, ce ne sarà uno diverso ogni weekend». Ma sarà accentuata anche in senso artistico, perché durante le varie serate si esibiranno svariati artisti, pure loro locali: «Per la serata inaugurale invece ci sarà un artista a sorpresa». L’idea di fondo, conclude Pfister è «di far conoscere il territorio non solo come luogo, ma anche per quanto riguarda gusti, cultura e persone».

Rilevazione consigliata

Alle cave di Arzo i posti a disposizione saranno 250 al massimo, ogni sera, con iscrizione fortemente consigliata e massima flessibilità in caso giungessero nuove restrizioni. Sul posto sarà creato un allestimento «sostenibile» con molto legno, in buona parte recuperato e quindi riutilizzabile. Anche il palco sarà in legno, e questa è una novità. Sarà preparato da un ingegnere del legno che ha sviluppato un progetto ad hoc, per un evento frutto anche della disponibilità e dell’ottima organizzazione con la Città di Mendrisio e il Patriziato di Arzo. Informazion complete sul nuovo sito operativo da oggi www.lasoleggiata.ch.