Architettura

Il «gioiello» che impreziosisce un paese

La Ca’ Rossa di Grono, che festeggia 300 anni, verrà sottoposta a risanamento interno - Dal 1. luglio accoglierà due uffici cantonali - Il sindaco Samuele Censi: «È l’edificio simbolo del Comune, una preziosa testimonianza per le future generazioni»
© Anya Censi
Alan Del Don
25.03.2021 17:24

Compie esattamente 300 anni. Ma non sembra affatto «vecchia», anche se necessita di qualche ritocchino. La Ca’ Rossa di Grono, di proprietà del Comune, monumento di importanza nazionale, verrà sottoposta a degli interventi di risanamento interni per un investimento di 790.000 franchi. Il credito passerà al vaglio del Legislativo dell’ente locale bassomesolcinese mercoledì 31 marzo. «Si tratta di un gioiello di famiglia, è l’edificio simbolo del paese, una preziosa testimonianza per le future generazioni. La collaborazione con gli studenti d’architettura d’interni della SUPSI, nel 2018, ha dato nuove idee al Municipio per rilanciare il complesso. Tante le destinazioni sul tavolo: dalla casa della musica fino alla casa montana per i giovani passando per il museo. Alla fine abbiamo optato... per il ritorno al passato», rileva il sindaco Samuele Censi.

Nel recente passato infatti quello che era un palazzo borghese ha ospitato l’Organizzazione regionale del Moesano prima e della Calanca poi, la Pro Grigioni italiano, l’Ufficio di collocamento, la Scuola di musica e l’asilo. Vi è stata anche una parentesi poco idilliaca, quando vi avevano sede diverse cosiddette società bucalettere. L’Esecutivo è prontamente intervenuto, con il pugno di ferro, per cacciare i «fantasmi».

Dal 1. luglio prossimo alla Ca’ Rossa si insedieranno due uffici cantonali, con i quali sono stati sottoscritti dei contratti di affitto di almeno tre anni: la Fondazione Servizio ortopedagogico e i Servizi psichiatrici dei Grigioni. Occuperanno due piani, mentre il pianterreno continuerà ad essere a disposizione del Comune. Per organizzarvi eventi culturali e manifestazioni e per celebrare i matrimoni nella Sala degli stucchi. Il progetto di restyling sarà coordinato dagli architetti Ivano Fasani ed Ennio Cattaneo (tecnico comunale).

© Guido Lurati
© Guido Lurati