Noè ponti

Il giovane campione di casa festeggiato a Gambarogno

La medaglia d’oro olimpica accolto dalle autorità e dalla popolazione a Magadino
Noè Ponti, con la medaglia di bronzo al collo, mentre saluta i suoi sostenitori del balcone del palazzo comunale. Alla sua sinistra (a destra nella foto) il sindaco Gianluigi Della Santa.
Red. Locarno
17.08.2021 22:09

È giunto trionfante in carrozza presso la casa comunale di Gambarogno Noè Ponti, invitato l’altra sera dal «suo» Comune, ovvero Gambarogno, per festeggiarlo e ringraziarlo per lo strabiliante risultato ottenuto nel nuoto alle recenti Olimpiadi di Tokyo.
Il giovane, medaglia di bronzo rigorosamente al collo, dopo una prima parte ufficiale con il Municipio e i parenti stretti, si è affacciato sul balcone della casa comunale, ricevendo la calorosa accoglienza di amici e sostenitori, gambarognesi e non, radunatisi spontaneamente in gran numero.

Tra foto e autografi
Dopo una breve introduzione per ricordare gli attimi intensi e salienti del grande successo del concittadino, il sindaco Gianluigi Della Santa ha doverosamente chiesto un momento di silenzio per commemorare le scomparsa del sindaco di Lugano, già consigliere nazionale e di Stato, Marco Borradori.
La festa per l’atleta ticinese è poi continuata in un clima conviviale fino a sera sul prato adiacente il Lido comunale. Un momento in cui Noè Ponti ha potuto condividere la propria gioia, scattare fotografie e firmare autografi per i molti presenti. «A Noè, da parte di tutta la popolazione del Gambarogno, vanno i migliori auguri per la prossima partenza per gli Stati Uniti, certi che lo rivedremo presto con altre medaglie al collo», conclude una nota municipale che ringrazia anche la famiglia Ponti per la disponibilità dimostrata in queste settimane.

Dove sono iniziati i sogni
E non è finita qui. Perché, dopo che lunedì è stato ricevuto anche dal Consiglio di Stato, l’atleta è stato accolto poi a Tenero. Il Centro sportivo nazionale della gioventù e la Nuoto sport Locarno hanno infatti voluto festeggere Noè Ponti, con la sua medaglia, proprio nel luogo dove si è allenato duramente, sognando i Giochi olimpici.

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