Cevio

Il giro del mondo in cinque stanze

Al Museo Valmaggia la mostra su Emilio Balli, grande viaggiatore di fine Ottocento che ha raccolto lettere, souvenir, reperti e fotografie
La locandina dell'esposizione aperta dal 22 aprile al Museo Valmaggia di Cevio.
Red. Locarno
14.04.2023 14:50

Il Museo Valmaggia di Cevio rende omaggio ad un grande personaggio locarnese, Emilio Balli, proponendo da aprile a ottobre una mostra dedicata al suo giro del mondo effettuato nel 1878-‘79, unico ticinese ad aver vissuto una tale esperienza. La prima circumnavigazione della terra è stata compiuta dall’equipaggio di Magellano tra il 1519 e il 1522: ma si trattava di un viaggio di esplorazione. Solo a partire dagli anni Settanta dell’Ottocento diventa possibile fare un giro del mondo da turista. Si tratta tuttavia ancora di un’avventura complessa e non priva di rischi, ma soprattutto economicamente alla portata di pochi.

Il 23.enne Emilio Balli, figlio di famiglia benestante, se lo può permettere. La sua sarà un’esperienza che affronterà con la maturità, la determinazione e la curiosità dello studioso, traendone il massimo profitto. Ce ne lascia una preziosa traccia grazie alle lettere scritte ai fratelli, alle innumerevoli fotografie, oltre ad un notevole numero di cimeli raccolti, costituiti da collezioni di conchiglie, di erbe e fiori, di animali impagliati, di monete e di oggetti vari frammisti a souvenir acquistati nei diversi «curios shop».  Al suo rientro in Ticino, Emilio Balli si distinguerà fra i personaggi di prestigio che il Ticino di fine Ottocento/inizi Novecento possono vantare. A oltre 140 anni da quel viaggio e a quasi 90 anni dalla sua morte, il Museo Valmaggia vuole essere grato a Emilio Balli dedicandogli una preziosa mostra con cui rievocarne la figura e le gesta.

Collaborazioni prestigiose

Il progetto è stato reso possibile grazie alla messa a disposizione e apertura dell’archivio di Emilio Balli, per anni accuratamente conservato tra le mura dell’omonimo palazzo di famiglia a Locarno e alla preziosa collaborazione della Facoltà di geografia e ambiente dell’Università di Ginevra e del Museo di storia naturale di Lugano. Così Alessandro Botteri Balli, pronipote di Emilio, ripercorre le imprese del bisnonno. «Non l’ho conosciuto personalmente ma penso di averlo conosciuto attraverso le sue lettere, i suoi diari, la sua biblioteca, la sua passione per l’archeologia, per la storia, per le scienze naturali, per la numismatica ed anche attraverso i numerosi oggetti riportati dal suo viaggio intorno al mondo». Oggetti, cimeli, souvenir e fotografie che ora trovano una naturale collocazione nel Museo Valmaggia di Cevio.

Vernissage il 22 aprile

La sala introduttiva è dedicata alla figura di Emilio Balli e alle sue origini, quelle successive portano il visitatore a ripercorrere alcune delle tappe più significative del suo viaggio: la traversata dell’America, le meraviglie del Giappone e il passaggio in Cina, meta affascinante seppur di difficile accesso, sia fisicamente che culturalmente. La mostra aprirà i suoi battenti sabato 22 aprile, con una cerimonia d’inaugurazione che si terrà sul giardino della Sede 1 del Museo, a partire dalle 16. Info: www.museovalmaggia.ch.

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