Il governo italiano dice sì ai trasporti transfrontalieri con la Svizzera

«Il Consiglio dei ministri (italiano), su proposta del ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha approvato un disegno di legge per la ratifica e l'esecuzione dell'accordo tra il governo della Repubblica italiana e il Consiglio federale svizzero concernente il trasporto di cabotaggio nell'ambito dei servizi internazionali regolari transfrontalieri con autobus, fatto a Roma il 17 ottobre 2024». Lo si legge nella nota dell'esecutivo di Roma.
«L'intesa rafforza la cooperazione tra le aree di confine italiane e svizzere (Piemonte, Lombardia, Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige e cantoni limitrofi del Ticino, dei Grigioni e del Vallese) e mira a favorire la mobilità dei lavoratori frontalieri, migliorando la sostenibilità ambientale e la fluidità del traffico di confine», recita la nota.
«L'accordo consente ai vettori italiani e svizzeri di effettuare trasporti di cabotaggio nell'ambito di servizi regolari transfrontalieri soggetti a obblighi di servizio pubblico, in deroga all'Accordo UE-Svizzera del 1999».
«Il testo disciplina le procedure di autorizzazione e concessione dei servizi, individua le autorità competenti e istituisce una Commissione mista italo-svizzera per garantirne l'applicazione e la risoluzione delle controversie».
L'accordo era stato firmato il 17 ottobre dello scorso anno a Roma da Albert Rösti, capo del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC), e dal viceministro italiano delle infrastrutture e dei trasporti, Edoardo Rixi.
«Con questo accordo creiamo le basi per un'offerta di trasporto pubblico più semplice e ancora più attrattiva nelle regioni frontaliere. I collegamenti a mezzo autobus tra la Lombardia e il Cantone Ticino, tra Aosta e il Basso Vallese o tra Chiavenna (provincia di Sondrio) e l'Engadina (GR) ne potranno beneficiare», aveva indicato il consigliere federale citato in una nota del DATEC.
Accordi analoghi per facilitare il trasporto pubblico transfrontaliero esistono già con la Germania, l'Austria e la Francia. Il cabotaggio consiste nella possibilità, oggi non data nei collegamenti in bus tra Italia a Svizzera, per i passeggeri di salire e scendere a varie fermate sui due versanti del confine.