Politica

Il Governo temporeggia sulle iniziative, «per noi è inaccettabile»

Nell’ultimo comitato cantonale dell’anno, la co-presidente del PS Laura Riget ha tracciato un bilancio del 2025, criticando le scelte dell’Esecutivo sull’iniziativa sui premi di cassa malati - Nel 2026 il focus sul tema dei salari
©Chiara Zocchetti
Paolo Gianinazzi
03.12.2025 21:11

Dal tema delle casse malati (con la storica vittoria del 28 settembre scorso) a quello dei salari (con un paio di iniziative che saranno votate nel corso del prossimo anno). Nell’ultimo comitato cantonale del 2025, la co-presidente del PS Laura Riget ha voluto tracciare un bilancio degli ultimi 12 mesi e gettare pure uno sguardo alle prossime sfide del partito. E, appunto, inevitabilmente il bilancio del 2025 di Riget è stato incentrato sul tema dei premi dell’assicurazione malattia. L’anno si è infatti aperto con la raccolta firme contro il taglio di 10 milioni ai sussidi proposto dal Governo. Un referendum che in poco tempo ha raccolto 10 mila firme e che - ha affermato Riget - ha esercitato una «pressione così chiara che il Centro ha fatto, dietrofront. E alla fine non si è andati voto popolare perché già a marzo il Gran Consiglio ha deciso di tagliare il proprio taglio». E questa, ha sottolineato la co-presidente, «è stata la prima importante vittoria in questo anno politico». Poi è arrivata l’estate, con il «temporale estivo» dell’arrocchino in Governo. Ma soprattutto, al termine dell’estate, «è arrivato il 28 settembre, una data che non dimenticheremo». Una «vittoria storica per i cittadini, che finalmente hanno mandato un segnale alla politica: i premi sono insostenibili e bisogna aumentare gli aiuti anche per il ceto medio». Una vittoria, sì, «ma ora siamo di nuovo in una situazione difficile», ha ricordato Riget. E questo perché «la maggioranza del Governo sta cercando con successo di prendere tempo per l’implementazione delle due iniziative». Un temporeggiare che, secondo il PS, è pericoloso: «Così come il Governo ha ignorato i bisogni della popolazione non presentando un controprogetto alla nostra iniziativa, ora sottovaluta l’implementazione e il segnale politico» scaturito dalle urne. E ciò, ha chiosato sul tema, «per noi è inaccettabile».

Guardando al 2026, poi, Riget ha spiegato che il focus del partito sarà dedicato al tema dei salari e del mercato del lavoro che, «insieme a quello dei premi di cassa malati, rappresentano le preoccupazioni principali in Ticino». Su questo fronte, ha dunque ricordato, nei prossimi mesi alle urne il popolo si esprimerà sull’iniziativa anti-dumping dell’MpS (recentemente bocciata dal Gran Consiglio). E poi il PS mira a far votare in giugno anche la sua iniziativa sul salario minimo sociale. Tutto ciò, ha chiosato, senza dimenticare che il 2026 sarà un anno pre-elettorale e quindi «sicuramente le sfide e le discussioni non mancheranno».