Il grido di allarme delle piccole realtà

CHIASSO - Non dà segnali di miglioramento la situazione dei piccoli commerci di paese, ormai caduti da anni in una sorta di limbo a causa della concorrenza dei centri commerciali e della conseguente diminuzione costante delle vendite. Con il tempo molte piccole realtà hanno gettato la spugna, altre però non si sono arrese. Ul neguziett recentemente rinnovato a Tremona, i negozi La Dispensa di Caneggio e Muggio e la Cooperativa di Castel San Pietro sono degli esempi di come alcune realtà continuino a vivere. Per resistere di anno in anno devono però spesso trovare nuove strategie per far quadrare i bilanci.
È molto critica in particolare la situazione della Società cooperativa di consumo Castel San Pietro, che gestisce il piccolo commercio della località. Una situazione negativa che ha portato mercoledì sera in assemblea il comitato a proporre la chiusura del negozio a partire da fine luglio. I soci presenti non hanno però accettato questa proposta e hanno deciso in votazione di mantenere aperto il commercio (37 voti contro la chiusura, 21 a favore e 3 astensioni). La decisione è giunta malgrado il comitato abbia spiegato come la situazione sia davvero critica e forse sarebbe saggio chiudere ora per evitare che il quadro economico peggiori ulteriormente. Non sono però stati d'accordo i soci presenti, che hanno deciso di proseguire l'avventura iniziata nel 1917 chiedendo al comitato di trovare possibili soluzioni. Tra queste ci sono una campagna di raccolta fondi, simile a quella promossa a Tremona, a cui potrebbe partecipare anche il Municipio, l'eventuale riduzione degli orari e quella degli spazi vendita. Il desiderio non è solo quello di salvare il negozio, ma anche di proteggere i tre posti di lavoro che mette a disposizione.
È simile la situazione de La Dispensa, che gestisce due negozi, uno a Caneggio e uno a Muggio. Le perdite economiche, anche abbastanza consistenti, registrate negli ultimi anni avevano ad esempio portato il Consiglio di Amministrazione a lanciare degli appelli alla popolazione della Valle di Muggio e non solo, affinché torni a rifornirsi presso i loro punti vendita.