Il lago di Lugano restituisce un mare di copertoni

Carrelli della spesa, lattine, borsette e copertoni. Tanti copertoni. Un mare di copertoni. Una discarica, direte voi. In un certo senso è così, peccato che stiamo parlando dei fondali del Ceresio, in zona Rivetta Tell, che qualcuno ha pensato bene di utilizzare come deposito personale degli ingombranti.
«Una discarica»
Quanto scaricato sui fondali del lago nel corso degli scorsi mesi è riemerso lunedì grazie all’operato del Consorzio pulizia delle rive e dello specchio d’acqua del lago Ceresio in collaborazione con la Società di salvataggio Sezione di Lugano. Il lavoro di pulizia annuale, spiega al Corriere del Ticino il segretario del Consorzio Fabio Schnellmann, è durato circa tre ore, dalle 9.30 alle 12.30. L’impiego del battello spazzino e dei sommozzatori, i quali hanno operato a 5-6 metri di profondità, ha permesso di raccogliere di tutto: copertoni, come detto, ma anche carrelli della spesa, lattine, un cono stradale, un monopattino e diverse borsette vuote, si presume proventi da furti e scippi. Corpi del reato gettati in acqua insieme a rifiuti ingombranti. «Molte persone purtroppo, prendono ancora il lago come una discarica», commenta Schnellmann. «Laddove possibile ricicliamo il materiale recuperato, penso a ferro e copertoni, mentre il resto prende la via per l’inceneritore di Giubiasco».
L’occhio della telecamera
La pesca di copertoni non è purtroppo una novità. Ogni anno ne emergono dalle acque del Ceresio e a fare specie è che siano stati abbandonati proprio in zona Rivetta Tell. Ossia in peno centro. «Possiamo segnalare il fatto alla Polizia, proponendo di installare delle videocamere come deterrente», afferma ancora Schnellmann.
In attesa del Cantone
Una via percorribile? «Vale senz’altro la pena approfondire la questione e capire se è compatibile con la nuova Legge cantonale sulla videosorveglianza», afferma la capodicastero Sicurezza e spazi urbani, Karin Valenzano Rossi. Attualmente, il testo è sui banchi della Commissione Costituzione e leggi del Gran Consiglio e i segnali, a detta della municipale luganese, non sono del tutto incoraggianti: «La bozza di messaggio è molto restrittiva, soprattutto per quanto concerne la lotta alle infrazioni di natura amministrativa. Questo non risponde alle esigenze dei Comuni e rischia di lasciarci con gli strumenti spuntati».