Il Lido Riva Caccia resiste: il risanamento può attendere

Continuerà a galleggiare, il Lido Riva Caccia. Salvo eventi climatici estremi che potrebbero costringere la Città a metterci pesantemente mano. La notizia è tutto sommato buona, perché a inizio anno (si veda l’edizione del 9 gennaio) il futuro della struttura era un punto di domanda in attesa di essere sciolto da una perizia. Quella perizia nel frattempo è arrivata e ha sancito che si può continuare così: non vi è urgenza di intervenire nei prossimi anni e c’è già il via libera per la stagione 2025. Ad andare sotto i ferri sarà invece la piscina coperta: l’investimento di circa quattro milioni, che dovrebbe arrivare sui banchi del Consiglio comunale già il prossimo gennaio, riguarderà la vetusta impiantistica. Il cantiere dovrebbe coincidere con i classici periodi di chiusura estiva.
Il timore: gli eventi estremi
«Se tutto va bene, possiamo andare avanti ancora qualche anno», afferma il capodicastero Sport ed Eventi Roberto Badaracco a proposito del Lido Riva Caccia. «Se però dovesse arrivare ancora un grosso disastro dovremmo rivedere tutto». La struttura, in altre parole, è sicura quanto basta per continuare a essere usata. Certo, sarebbe meglio essere proattivi e metterci mano, ma alla luce delle prospettive finanziarie incerte la Città ha optato per lo status quo (il risanamento, il cui costo è stimato in 4,5 milioni, non è infatti in ogni caso previsto prima del 2028 a Piano degli investimenti), al prezzo di costi di manutenzione probabilmente in crescita. Cautelativamente la Città si è riservata la possibilità di spendere 800.000 franchi per un concorso e per la progettazione se le cose dovessero cambiare, ma la speranza è che non vi si debba fare capo. Il rischio, appunto, è il maltempo. Sia per i costi - i danni dopo gli eventi del 2015 e del 2022 hanno pesato per oltre 750.000 franchi - sia perché la struttura al prossimo giro potrebbe non essere più in grado di riprendersi.
La Città dovrà poi chinarsi su chi per intanto gestirà la struttura. Agli attuali gerenti lo scorso anno era stato rinnovato eccezionalmente di un anno il contratto in scadenza data l’incertezza che ora si è in parte schiarita.
Impiantistica da rifare
Rimanendo in ambito acquatico, sono invece confermati gli importanti e imminenti lavori che toccheranno la piscina comunale coperta in viale Castagnola. Alla struttura, ricorda Badaracco, si è già messo mano negli scorsi anni per diverse migliorie. D’altronde è fra le infrastrutture sportive più vecchie della Città, tanto che «quasi non ci sono più i pezzi di ricambio». A questo giro toccherà all’impiantistica, in particolare al meccanismo che permette di regolare l’altezza del pavimento della piscina principale, «ormai desueto al punto di essere quasi improponibile». L’investimento è stimato in quattro milioni e il relativo messaggio arriverà a breve sul tavolo del Consiglio comunale. Come già accade ora i lavori dovrebbero essere spalmati su più anni e coincidere con le chiusure estive della struttura in modo da contenere il più possibile i disagi: «Vogliamo evitare delle chiusure lunghe», conclude Badaracco.