Turismo

Il Mendrisiotto fa i conti con il calo di prenotazioni

Il boom vissuto nella regione nel 2017 ha lasciato pochi strascichi. Nell’assemblea annuale, l’ente turistico regionale fa quindi il punto della situazione: continua a puntare sulla qualità e fa l’occhiolino ai social
Vigne della regione (Archivio CdT)
Red. Chiasso
05.12.2018 20:00

MENDRISIO - Il 2017 del turismo momò ha beneficiato di alcuni macro fattori che hanno reso l’annata florida. Tra questi figurano l’apertura di AlpTransit, l’introduzione del Ticino Ticket e l’apertura del Fiore di pietra. Gli strascichi positivi di queste novità non si sono tuttavia percepite più di tanto nel 2018, annata che ha registrato invece una certa involuzione del numero di pernottamenti nella regione. Se si considera il periodo tra gennaio e ottobre 2018, i pernottamenti negli alberghi a 4 o 5 stelle sono stati 8.797, mentre nel periodo tra gennaio e settembre del 2017 (un mese in meno) erano stati 9.130. Guardando alle strutture a 1, 2 o 3 stelle, i primi dieci mesi di quest’anno hanno contato 81.396 prenotazioni mentre i primi nove mesi dell’anno precedente ne avevano visti 85.712. Simile invece il numero di notti registrati in campeggio.

Per questi motivi, nel presentare il preventivo 2019, l’Organizzazione turistica regionale Mendrisiotto e Basso Ceresio (OTR) ha deciso di puntare sulla prudenza. L’offerta ricettiva della regione sta attraversando un periodo difficile condizionato da vari fattori esterni, ha asserito la direttrice dell’ente Nadia Fontana-Lupi nel corso dell’assemblea che si è tenuta oggi a Rancate. Tra questi vengono citati in particolar modo il turismo di giornata che limita i pernottamenti oppure le offerte alternative come Airbnb. Malgrado l’aumento di progetti turistici importanti sviluppati negli ultimi 20 anni, la regione non è ancora riuscita a catturare l’attenzione di imprenditori che investano nel settore alberghiero. Investimenti che porterebbero di conseguenza un aumento delle tasse incassate nella regione.

Per quel che concerne la strategia regionale futura, l’OTR – che quest’anno ha rinunciato alla sede nel borgo per trasferirsi in via Agostino Maspoli 15, dietro al McDonald’s – continuerà il lavoro pianificato nel business plan quinquennale del 2015 in cui erano stai individuati quattro campi strategici su cui concentrarsi: l’enogastronomia, il Monte Generoso, il Monte San Giorgio e le Processioni storiche della Settimana santa, il cui dossier è stato depositato lo scorso 27 marzo a Parigi per la candidatura a patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. Da ottobre, infine, con la riduzione di contratto da parte della grafica impiegata nell’Organizzazione turistica, l’ente ha deciso di assumere un metà tempo destinato alla digitalizzazione e alla comunicazione sui social per cui, in vista dell’intenso lavoro previsto in questo settore nel 2019, è stata scelta Laura Righettoni.