Editoria

Il messaggio della Diocesi torna sulla carta

Dal 2019 tutti i sabati all’interno del Corriere del Ticino sarà distribuito l’inserto «Catholica» - Fabio Pontiggia: «Un atto dovuto al Ticino» - Don Nicola Zanini: «Si concretizza quell’arrivederci del vescovo Valerio»
Pronti per una nuova collaborazione: da sinistra Fabio Pontiggia, Alessandro Colombi, Cristina Vonzun e don Nicola Zanini. (Foto Zocchetti)
Massimo Solari
12.12.2018 14:59

MUZZANO - Quattro, dense pagine per riportare il messaggio cattolico nelle case dei ticinesi. Grazie a una nuova collaborazione tra la Società editrice del Corriere del Ticino e la Diocesi di Lugano dal 2019 sarà prodotto l’inserto «Catholica». Il prodotto sarà distribuito tutti i sabati, a partire dal 12 gennaio, con l’edizione cartacea del quotidiano. «Purtroppo la chiusura del Giornale del Popolo ha rappresentato una grave perdita per il giornalismo in Ticino e soprattutto per il pluralismo d’opinione, che è un valore fondamentale da praticare» ha sottolineato il direttore responsabile del Corriere del Ticino Fabio Pontiggia. «Una lacuna – ha aggiunto – che non poteva essere lasciata non colmata». E in questo quadro, ha indicato Pontiggia, «è fondamentale che il pensiero cattolico disponga di un strumento per comunicare. È un atto quasi dovuto al Ticino, la cui identità è indissolubilmente legata alla fede cattolica».

Ma com’è nato il tutto? «Dopo la brusca interruzione della collaborazione con il Giornale del Popolo a fine 2017, e non appena calmate le acque, durante la scorsa estate la società editrice si è messa a disposizione della Diocesi in caso fosse stata intenzionata a una nuova iniziativa editoriale» ha precisato il direttore generale del Gruppo Corriere del Ticino Alessandro Colombi. Una proposta che ha trovato terreno fertile e che è quindi già pronta a partire. «L’inserto, in carta maggiorata, sarà in formato Corriere del Ticino e inizialmente destinato a tutti i nostri abbonati. Sarà inoltre possibile richiedere un abbonamento limitato al sabato, al costo di 100 franchi all’anno. Al contempo i lettori potranno richiedere, se lo desiderano, di interrompere l’invio in ogni momento dell’inserto. L’operazione sarà garantita per 3 anni».

Un’operazione per la quale è stata espressa grande soddisfazione da monsignor Nicola Zanini. Il vicario generale della Diocesi di Lugano ha voluto ricordare l’ultimo editoriale del vescovo Valerio Lazzeri, apparso il 18 maggio scorso sull’ultimo numero del Giornale del Popolo, «e quell’arrivederci ai lettori infine concretizzato». Don Nicola Zanini ha rilevato come «fedele a quella promessa, il vescovo Valerio si è adoperato per individuare le strade percorribili per permettere alla Diocesi di avere ancora una voce in Ticino». E le iniziative promosse in campo digitale, «non ci hanno fatto dimenticare la tradizione della carta stampata e i tanti ex lettori del GdP che hanno sentito un vuoto ed espresso il desiderio di ritrovare un supporto cartaceo». È in questo contesto, ha tenuto a evidenziare don Nicola, «che la Società editrice del Corriere del Ticino ha prontamente teso la mano alla Diocesi». Sono perciò state gettate le basi per «Catholica», con la ripresa del nome dell’inserto già presente nel GdP, «per avere un messaggio della chiesa cattolica anche attraverso lo strumento della carta» ha proseguito il vicario generale della Diocesi. «Ma anche – ha affermato – come continuazione di una collaborazione pluriennale tra il Corriere del Ticino e i vescovi Pier Giacomo Grampa prima e Valerio Lazzeri poi. Basti ricordare che nel 2004 il Giornale del Popolo venne letteralmente salvato grazie all’intervento della società di Muzzano. E in tal senso pure una sorta di dovere morale da parte della Diocesi verso il Corriere ha pienamente giustificato il sì alla proposta».

A occuparsi della produzione giornalistica di «Catholica» sarà l’associazione Communicatio Ecclesiae (ComEc.), con tre redattori impiegati a una percentuale complessiva del 110%. «Accogliamo con umiltà e concretezza questa iniziativa» ha sottolineato la sua direttrice Cristina Vonzun, che con ComEc si occupa già di altre produzioni multimediali nella Svizzera italiana per conto della Conferenza dei vescovi svizzeri. E se come puntualizzato da Pontiggia «l’inserto godrà della totale autonomia editoriale», Vonzun ha spiegato che i contenuti saranno presi «d’accordo tra la Diocesi e l’associazione ComEc. Si tratta di contenuti tutti ancora da studiare, ma le linee guida sono chiare: vi saranno pezzi di cronaca religiosa, da parrocchie, oratori, Diocesi e in generale la chiesa nel mondo, come pure approfondimenti e rubriche». Responsabile sarà Federico Anzini, che ha preannunciato di voler puntare su «molte testimonianze, visto che l’esperienza cristiana si traduce soprattutto nella pratica quotidiana».