Il mistero del Boffalorino a Chiasso mentre il degrado avanza

Proprio oggi prendono il via all’ex grotto Grütli a Chiasso le «Feste Boff ... al Penz» dopo un anno di pausa forzata a causa della pandemia. Ad organizzarle è il Gruppo urani di Boffalora che fino a qualche anno fa proponeva un ricco programma di serate e di divertimento al Boffalorino, momenti di allegria in un’area particolare rimasti nel cuore di molti. Detto che l’attuale ubicazione nella zona del Penz ben si presta all’organizzazione di feste e che il Gruppo urani mai si è perso d’animo, ci si può chiedere che fine ha fatto l’area del Boffalorino che, secondo i progetti di una decina di anni fa di una società confederata, doveva essere rimodellata per far posto a un’area di servizio e a posteggi. Chi vi passa davanti oggi vede però solo un terreno pieno di erbacce e una casetta-bar con tettoia in decadimento.
Triste biglietto da visita
Il presidente del Gruppo urani Sandro Gerosa non sa nulla del progetto da quando nel 2015 il sodalizio ha proposto l’ultima festa estiva al Boffalorino. Una volta «sfrattati» dopo la vendita del sedime, gli sforzi degli Urani si sono concentrati nella nuova sede. E con successo.
Anche da parte del Comune non arrivano informazioni precise. La municipale Sonia Colombo-Regazzoni, responsabile del settore dell’edilizia privata che abbiamo disturbato in vacanza, ci dice che «purtroppo non abbiamo più notizie da tempo».
«L’area non è un bel biglietto da visita all’entrata nord di Chiasso, mi rendo conto» ci dice il sindaco Bruno Arrigoni. Egli ci spiega che secondo il piano regolatore comunale la ristrutturazione di quell’area è vincolata alla realizzazione di posteggi pubblici. Ma secondo i piani della società confederata in quella zona l’uscita per i veicoli sulla strada cantonale sarebbe stata proprio sulla rotonda di largo Kennedy, una soluzione che non avrebbe mai ricevuto l’OK dalle istanze cantonali.
Arrigoni aggiunge che i promotori avevano anche pensato a dei posteggi automatizzati in un edificio di alcuni piani dove sarebbero stati messi in funzione dei carrelli per spostare i mezzi, una soluzione però parecchio costosa.
Stabilire il da farsi
«A questo punto bisognerebbe fare una valutazione globale, magari proponendo una variante del piano regolatore ma per fare questo ci vuole tempo. Il Comune deve ancora valutare come agire. Si potrebbe magari prendere l’area in affitto o a titolo gratuito per organizzare qualche manifestazione ricreativa. È un’idea che potremmo prendere in considerazione una volta preso contatto con i proprietari dell’area». Di là di questo, il sindaco Arrigoni plaude comunque al lavoro fatto dagli Urani nella zona del Penz dove peraltro ora le feste possono essere organizzate in tutta sicurezza, non come prima al Boffalorino in un terreno stretto fra tre strade.
Se ne parla dal 2006
Del progetto di ristrutturazione della proprietà si parla dal lontano 2006. Il cronista del Corriere del Ticino di allora parlava di «primi abboccamenti fra l’imprenditore confederato e la cittadina». Ma solo nel 2010 (vedi CdT del 17 marzo) veniva svelato il progetto di erezione di un complesso con un distributore di benzina, un chiosco e un autosilo con 150 parcheggi pubblici. Allora scrivevamo che il progetto «dovrebbe concretizzarsi entro breve».
Ma bisognerà attendere fino al 2015 (vedi CdT del 27 maggio) per arrivare al passaggio di proprietà del terreno appartenente alla famiglia Valsangiacomo. Fu acquistato da una società anonima del Canton Argovia. Salvo errore la suddetta società risulta cancellata dal registro di commercio. Difficile quindi per il momento capire chi è il proprietario.
Amarcord
Da allora, nulla è cambiato per il prato vicino alle rotonde di largo Kennedy. E stringe un po’ il cuore vederlo nello stato in cui si trova. Le feste del Boffalorino erano un punto fisso dell’estate chiassese e non solo. Due settimane piene di appuntamenti gastronomici, musicali e goliardici da metà luglio all’inizio di agosto. Un appuntamento che il Gruppo urani proponeva sin dagli anni trenta. Chi non ricorda i falò di Sant’Anna e del 1. agosto, le cene per gli anziani, le tombole e i momenti danzanti?