Coldrerio

Il Mulino del Daniello è pronto a una nuova vita

A inizio estate via ai lavori per renderlo un centro didattico-congressuale legato ai temi dell’ambiente, dell’energia, e della produzione e del consumo locale - Investimenti per 1,45 milioni
©CDT/ARCHIVIO

Il Mulino del Daniello di Coldrerio è pronto a una nuova vita. «Abbiamo stabilito la tabella di marcia pochi giorni fa - ci ha spiegato Marco Tela, presidente della Fondazione Galli, che lo gestisce - durante una riunione con il Consiglio di fondazione e l’architetto che si occupa del progetto. L’inizio dei lavori è in programma nel mese di giugno e nel corso della primavera procederemo con i vari appalti. La durata dei lavori è stimata in circa un anno e mezzo e dunque per la fine del 2021 dovremmo aver completato il cantiere». In giugno, lo ricordiamo, il Gran Consiglio aveva approvato il contributo cantonale per il progetto, pari a 600.000 franchi. Importo da sommare a quelli già concessi dai Consigli comunali di Novazzano (300.000 franchi) e di Coldrerio (300.000 franchi).

Quello che è previsto

Il disegno elaborato dalla Fondazione Galli, già al beneficio di una licenza edilizia, è quindi pronto per la concretizzazione. Il costo totale è di 1,45 milioni di franchi: i 250.000 franchi che ancora mancano saranno garantiti da terzi. Il progetto prevede la trasformazione del mulino in un centro didattico-congressuale legato ai temi dell’ambiente, dell’energia e della produzione e del consumo locale. Tra i contenuti previsti ci sarà un centro seminariale (con una sala principale, la cucina e una terrazza bigattiera, oltre ovviamente a spazi esterni), un centro didattico (per visite guidate e cui è prevista un’aula per attività ed eventi culturali), un opificio (mulino, frantoio, negozio per prodotti del parco) e un museo del mulino e del baco da seta.

Una collaborazione tra parchi

«I finanziamenti - ci ha confermato Tela - ci sono tutti, compresi quelli cantonali e comunali e il rinnovo completo del mulino e degli edifici che lo compongono non è l’unica novità in arrivo. In corso vi è anche la messa in rete del parco della Valle della Motta, in cui si inserisce il Mulino del Daniello, con gli altri parchi del distretto, primo su tutti quello delle gole della Breggia. Vorremmo valorizzare al meglio l’intera offerta. Stiamo in particolare ottimizzando la collaborazione con il Parco delle gole della Breggia, sia per quanto riguarda la gestione del nostro mulino che in futuro avrà anche spazi didattici e atelier, sia per quanto riguarda le guide (già oggi coordinate), nonché per i collegamenti fisici tra i due comparti. Stiamo infatti ottimizzando la rete di sentieri che unisce le due aree: miglioreremo la segnaletica e promuoveremo il tracciato che transita da Castello, Gorla e Villa».

Una rete che si amplia

Parchi della regione alla ricerca di sinergie, dicevamo prima. E non è l’unica idea in questo senso. In dicembre è infatti stato presentato il progetto «Insubriparks», che ha lo scopo di valorizzare i parchi del Mendrisiotto (in particolare il Penz di Chiasso e le Gole della Breggia) e metterli in rete con quelli delle vicine province lombarde. Capofila del progetto è il grande parco regionale Spina Verde di Como (che proprio con il Penz confina e che ora vorrebbe ottenere uno sbocco sul Lario), ma tra i partner ci sono anche il parco Campo dei Fiori di Varese, il parco della pineta di Appiano Gentile e Tradate e l’Associazione Valmulini.