Cerimonia d’insediamento

Il Municipio di Bellinzona è entrato in carica

Consegnate le credenziali a Mario Branda, Henrik Bang, Renato Bison, Simone Gianini, Fabio Käppeli, Mauro Minotti e Giorgio Soldini
Foto di rito nella corte di palazzo Civico. © CdT/Chiara Zocchetti
Spartaco De Bernardi
21.04.2021 12:15

Il Municipio di Bellinzona è operativo. A Palazzo civico si è infatti appena conclusa la cerimonia d’insediamento dei sette membri dell’Esecutivo cittadino eletti domenica, ma che hanno dovuto attendere fino a lunedì mattina per conoscere l’esito scaturito dalle urne. Per quattro di loro il rito della sottoscrizione della dichiarazione di fedeltà alla Costituzione e alle leggi non è stata una novità: il sindaco uscente e riconfermato ad interim Mario Branda (Unità di sinistra), Simone Gianini (PLR), Giorgio Soldini (PPD) e Mauro Minotti (Lega/UDC) vi si erano sottoposti già nel 2017 quando era stata sancita ufficialmente la nascita della Nuova Bellinzona. Ciò non significa che per i quattro rieletti non si sia tratta di un momento emozionante. Ma lo è stato ancor di più per i tre volti nuovi nel Municipio della capitale cantonale: i due liberali radicali Fabio Käppeli e Renato Bison ed Henrik Bang dell’Unità di sinistra.

«Siate buoni comunicatori, ma soprattutto attenti ascoltatori»

Pur trattandosi di un atto formale, quest’anno reso ancora più «asettico» a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia che ha limitato al minimo il numero di presenti nella sala del Consiglio comunale e bandito intermezzi musicali e aperitivo finale, la cerimonia resta sempre carica di significati solenni: lo ha ricordato la giudice di pace del Circolo di Bellinzona Emma Crugnola nel suo intervento che ha preceduto il rilascio delle credenziali ai sette neo municipali della Città. Un discorso giocoforza incentrato sul difficile periodo che stiamo tutti vivendo e che ha stravolto la nostra esistenza. «Nonostante la stanchezza dobbiamo ritrovare slancio e fiducia in noi stessi e negli altri» ha affermato Emma Crugnola, augurando ai neomunicipali di essere dei buoni comunicatori, ma soprattutto attenti ascoltatori di tutte le voci che giungeranno dai quartieri. «Voci che affluiranno nel cuore pulsante della città dove dovranno essere trasformate in atti e progetti concreti» ha aggiunto la giudice di pace auspicando che nella legislatura appena apertasi il dibattito politico si possa svolger all’insegna del rispetto delle persone, delle istituzioni e di principi fondanti della nostra democrazia. Invito, per quanto attiene a quello che sarà il lavoro in seno all’Esecutivo, raccolto dal sindaco ad interim Mario Branda il quale ha ribadito che la capacità di interpretare questo impegno compete a tutti: dai municipali ai consiglieri comunali, senza dimenticare ogni singolo cittadino.

Ripartizione dei dicasteri rimandata

Con la sottoscrizione della dichiarazione di fedeltà alla Costituzione e alle leggi e con le credenziali «in tasca» il Municipio di Bellinzona può dunque mettersi ufficialmente al lavoro. Per la ripartizione dei dicasteri bisognerà ancora attendere fino a domani quando Simone Gianini scioglierà le riserve al riguardo dell’eventualità di sfidare Mario Branda per la conquista della poltrona di sindaco.

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