Il nucleo di Cademario è da sventrare, ma come ricucirlo?

Ci sono molti modi di descrivere il nucleo antico di un Comune: il suo cuore, le sue radici, il suo centro, la sua anima, la sua identità. Metterci mano, dunque, è cosa delicata e da ponderare con attenzione. Lo sa bene Cademario, che si è trovato nella necessità di «sventrarlo», il suo nucleo. Nella necessità di rifare, cioè, tutte le canalizzazioni. Un lavoro sia urgente che tutt’altro che semplice, tant’è che terrà impiegati servizi, ditte e abitanti per un decennio. Un lavoro che è però anche foriero di opportunità: dotarlo di una pavimentazione pregiata. Tanto in effetti intende fare il Municipio. Ma in occasione dell’ultima seduta di Consiglio comunale, un mesetto fa, l’Esecutivo ha ritirato la richiesta d’investimento da 1,1 milioni di franchi dopo che sono stati richiesti degli approfondimenti dal punto di vista tecnico e finanziario. E nel frattempo i lavori sono già iniziati. «Ma c’è tutto il tempo, non è per niente urgente», afferma il sindaco di Cademario Enzo Zanotti.
Interventi urgenti
È passato un anno da quando il Consiglio comunale ha approvato i due messaggi «per i lavori urgenti all’acquedotto e la sostituzione delle canalizzazioni nel nucleo del paese». Per qualificare l’uso di «urgenti» bastino queste due frasi estratte dalla documentazione compilata dal Municipio: «L’attuale sistema di smaltimento delle acque reflue avviene tramite vecchi canali in beole, che non garantiscono più un’adeguata tenuta stagna, cosa che causa un’importante esfiltrazione di acqua fognaria nei dintorni, con rischio di contaminazione dell’acqua potabile»; e «Le tubazione dell’acqua potabile nel nucleo sono costituite da tubazioni ormai fragilizzate con rotture frequenti e improvvise: si presume che le condotte pubbliche e gli allacciamenti privati abbiano un’età nell’ordine degli 80-100 anni se non superiori». I problemi non sono solo teorici: nel 2022 la messa fuori uso di una tubazione «totalmente ammalorata» ha avuto quale conseguenza un calo di pressione nell’intero nucleo, poi risolto con la posa di una condotta volate provvisoria che fa (brutta) mostra di sé ormai da tre anni e deve essere eliminata.
I costi dell’intervento si aggirano sui 2,7 milioni, in parte sussidiati, e non riguardano l’interezza del nucleo ma, appunto, solo le zone considerate più critiche. Altri ne seguiranno.
«L’idea è buona»
Detto delle necessità, passiamo all’opportunità: già che si dovrà sventrare il nucleo, perché non abbellirlo a lavori terminati? Ergo, la proposta di posare della pavimentazione pregiata (il progetto è dell’architetto Enrico Sassi). Proposta che, presentata in una serata pubblica qualche tempo fa, ha raccolto un generale entusiasmo fra i presenti. Sul tavolo vi sono due varianti: una prevede la posa di pavimentazione pregiata per le vie di tutto il nucleo al posto dell’attuale asfalto, nonché la riqualificazione di due spazi pubblici in piazza San Roco e in piazza Valécc, e costerebbe 1,1 milioni; l’altra limita l’intervento alle due piazze, per un prezzo stimato di 700.000 franchi, e asfalto nelle vie.
La proposta municipale propugnava la prima opzione «per tutta una serie di motivi che sono molto intuitivi e di facile comprensione», pur tenendo conto «dell’importanza delle risorse finanziare necessarie» a realizzarla. La cifra infatti, per una realtà come Cademario, non è da spendere a cuor leggero. E infatti la decisione al riguardo è slittata dallo scorso giugno al prossimo dicembre: il Consiglio comunale ha chiesto e ottenuto maggiori ragguagli tecnici e finanziari al riguardo. «L’idea è nata dal fatto che si deve comunque buttare in aria tutto - riassume il sindaco Zanotti - ed è buona, ora bisogna capire se riusciremo a concretizzarla». Da parte sua il Municipio tornerà a proporre la versione «integrale» dei lavori, starà poi al Consiglio comunale decidere se il proverbiale santo vale la candela.
In tutto ciò, e ritorniamo alle parole del sindaco citate in apertura, il prolungamento dei tempi non dovrebbe essere un problema, malgrado i lavori siano già in corso. Anche se il Legislativo si fosse già determinato il mese scorso, è comunque prevista la posa di una pavimentazione temporanea.