Il nuovo sottopasso in stazione va a sbattere contro un muro

È un sottopasso ferroviario nuovo di zecca, ma clamorosamente monco, visto che va a sbattere contro un muro, coperto da un grande poster, anziché sfociare sul lungolago di Muralto. La pregevole infrastruttura inaugurata oggi alla stazione FFS, costata 8 milioni di franchi, nasce dunque incompiuta. «C’è un ricorso da parte di alcuni residenti, pendente al Tribunale federale amministrativo, che blocca il completamento dell’opera - ci spiega Maurizio Giacomazzi, capo dell’Ufficio della pianificazione della mobilità del Dipartimento del territorio -. In attesa del pronunciamento dei giudici federali abbiamo dovuto smantellare una parte del cantiere, quella sotto via Scazziga, nonché chiudere l’accesso al lungolago. Stimiamo che questo stop, oltre alla poco edificante incompletezza dell’opera, ci costerà un milione in più», spiega il funzionario cantonale. Anche sul versante di via Verbano, nell’accesso previsto sotto l’Hotel Lago Maggiore, il sottopasso è chiuso. «Sotto l’albergo i lavori di scavo sono conclusi, dunque il cantiere non dovrebbe interessare la struttura ricettiva. Il tratto mancante, dove ricominciare i lavori, è quello tra la fine del binario 1 della stazione e via Scazziga», precisa Giacomazzi.
Treni più lunghi
Il nuovo sottopasso, si legge in una nota congiunta diffusa da Dipartimento del territorio e FFS per l’apertura al pubblico dell’infrastruttura, offre un secondo accesso al marciapiede centrale sul lato est della stazione FFS, attualmente raggiungibile unicamente da Piazza Stazione. Sarà così possibile fronteggiare l’importante crescita dell’utenza prevista a seguito della messa in esercizio della galleria di base del Monte Ceneri, aumentando la capacità di accesso e discesa dai treni sui quattro binari principali. Un aspetto non secondario considerando anche l’aumento di lunghezza e capienza dei treni che si attesteranno a Locarno, con composizioni doppie di FLIRT 6+6, lunghe 220 metri. Vi è inoltre un netto miglioramento dell’accessibilità per coloro che giungono dal lungolago o da via Collegiata, dal momento che non sarà più necessario compiere il giro attorno alla stazione. Attraverso questa infrastruttura sarà inoltre possibile un interscambio più diretto e quindi più rapido tra la stazione FFS e la stazione FART, nel pieno rispetto anche delle misure previste per gli utenti disabili.
Spinta all’intermodalità
«Il nuovo sottopasso - afferma il consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento del territorio, Claudio Zali - concorre alla riorganizzazione complessiva del comparto della stazione di Locarno-Muralto, nell’ottica di offrire un polo che sappia promuovere e gestire nel modo più efficace e performante il flusso di viaggiatori che la rivoluzione del Ceneri porta con sé. Gli utenti avranno la possibilità di sfruttare in modo flessibile l’intermodalità tra i vari vettori di trasporto pubblico, così che muoversi con treni, bus o bici, sia sempre più attrattivo e competitivo rispetto all’uso del mezzo privato su gomma», sottolinea Zali.
Seppur incompiuto e in attesa che si risolva il contenzioso giudiziario, il sottopassaggio della stazione resta un’opera di tutto rispetto e funzionale, come ha evidenziato la direttrice delle FFS Regione Sud Roberta Cattaneo: «Grazie a questo nuovo manufatto, la stazione di Locarno-Muralto ha ora anche un accesso a nord, rendendola di fatto meglio raggiungibile da tutti gli utenti. Inoltre, ora le due stazioni di Locarno-Muralto, FFS e FART, sono finalmente collegate».
Qualità dei materiali
Da parte sua, il sindaco di Muralto Stefano Gilardi, che insieme ai colleghi di Municipio s’è battuto affinché l’opera fosse realizzata con i migliori materiali (il gneis al posto del cemento armato, ad esempio, per rivestire scalini e pavimentazione del sottopasso) così ha commentato l’opera: «Chi lo attraversa può apprezzare la luminosità e il panorama verso il futuro. Questa sarà una delle tre vie di transito pedonale verso il centro cittadino e il lungolago. Per la nostra cittadinanza è l’occasione di vedere il frutto di lavori, di cui ha avuto l’eco rumorosa notturna a lungo. Ora potrà apprezzarne la funzionalità dell’investimento fatto e della loro sopportabilità», dichiara Gilardi.
