Territorio

Il piano di Mendrisio per costruire meno

Il sovradimensionamento dei Piani regolatori della Città è pari al 117%, ma il Municipio ha una strategia per ridurre il potenziale edificatorio e nel frattempo istituisce una Zona di pianificazione
©CdT/Gabriele Putzu
Lidia Travaini
25.06.2025 17:15

Mendrisio ha fatto i compiti e ora è pronta a mettere in atto la propria strategia. Parliamo di potenziale edificatorio, che per la Città è più grande del necessario. Spiegato in altri termini, i Piani regolatori dei quartieri di Mendrisio attualmente permettono di costruire più di quanto avrà bisogno la popolazione in futuro. Lo attestano i calcoli fatti (e rifatti) che parlano di un «sovradimensionamento pari al 117%». E lo rende noto il Comune, annunciando che «intende adattare il dimensionamento della zona edificabile in conformità con le norme e gli indirizzi di diritto superiore. Tale adeguamento sarà effettuato seguendo la procedura stabilita dal Consiglio di Stato, in particolare attraverso la scheda R6 “Sviluppo degli insediamenti e gestione delle zone edificabili” del Piano direttore cantonale. Quest’ultima stabilisce l’obiettivo di ricondurre la contenibilità dei Piani regolatori entro il limite del 100%».

I termini sono per forza di cose tecnici, come sempre quando si parla di pianificazione, la strategia scelta dal Municipio per rientrare però è chiara e si concentra su due aspetti: «quantità e qualità», ci spiega il sindaco Samuele Cavadini. Ridurre il potenziale edificatorio, salvaguardando la qualità del paesaggio. «In linea con la visione paesaggistica contenuta nel Piano direttore comunale – spiega la Città in una nota –, sono stati individuati i terreni particolarmente sensibili che andrebbero preservati escludendoli dalle zone edificabili. Tali terreni si trovano principalmente ai margini delle zone insediative. Alcuni di questi, oltre a presentare una sensibilità paesaggistica, mostrano anche un notevole interesse per la fruibilità pubblica e possono situarsi anche all’interno delle zone insediative».

L’intento è di adottare delle varianti di Piano regolatore per ridurre il potenziale edificatorio. In attesa che questo esercizio si concretizzi, il Municipio con risoluzione del 17 giugno, ha adottato una Zona di pianificazione «che permette di respingere le domande di costruzione non conformi alla pianificazione futura del territorio». Una strategia, quest’ultima, simile a quella scelta da Castel San Pietro. Quella di mettere mano ai propri Piani regolatori e allinearli alle proiezioni di crescita demografica è un’operazione che devono fare tutte le amministrazioni comunali del cantone (con l’entrata in vigore del nuovo Piano direttore cantonale). «La Zona di pianificazione ci consente di mettere in chiaro chi sarà toccato», aggiunge il sindaco ribadendo che si è cercato di far valere sia l’aspetto numerico che la qualità e che sono coinvolte anche proprietà pubbliche.

La documentazione della Zona di pianificazione sarà pubblicata dal 30 giugno al 1. settembre. Da lunedì sarà quindi possibile capire quali sono e dove sono i terreni toccati (che si trovano in 7 quartieri mendrisiensi: Salorino, Mendrisio, Ligornetto, Genestrerio, Capolago, Besazio e Arzo). L’operazione non sarà solo pianificatoria e amministrativa, bensì anche finanziaria. Ridurre il potenziale edificatorio di alcuni terreni significa infatti anche espropriarli (anche solo materialmente), con i costi che ne derivano.