Il piccolo caso degli ombrelloni alla masseria di Cornaredo

C’è un piccolo caso attorno alla rinnovata e apprezzata Masseria di Cornaredo della Fondazione Francesco per l’aiuto sociale. In seguito ad alcune segnalazioni, il Comune di Porza ha infatti chiesto alla proprietà di inoltrare una domanda di costruzione a posteriori per formalizzare alcune modifiche apportate in corso d’opera rispetto alla licenza edilizia approvata nel 2020. La cosa sembra concernere in particolare i cinque ombrelloni amovibili posati nella corte esterna e usati per riparare da pioggia e sole. La domanda fondamentale a cui verosimilmente dovranno dare risposta i Servizi cantonali, è se questi ombrelloni siano compatibili con le norme accresciute di tutela dei beni culturali. La masseria di Trevano è infatti un bene protetto a livello comunale a Porza, e il suo torchio a livello cantonale. Dal punto di vista della Fondazione, gli ombrelloni non sono in conflitto estetico, per così dire, con la masseria, e nella documentazione che accompagna la domanda edilizia si legge che essi vengono usati «solamente all’occorrenza» e quando non in uso «sono facilmente rimovibili e depositati in un’apposita sede lasciando il prato della corte intatto grazie a un plinto di fondazione già presente sotto il manto erboso».
Più posti per la Locanda
Nella domanda si formalizzano poi altre questioni, fra cui alcuni cambiamenti di destinazione dei locali interni. Ad esempio al primo piano «l’ufficio è diventato una lavanderia/stireria, eliminando la scala interna di collegamento con il piano terra». Viene inoltre chiesto di poter aumentare il numero di posti per gli utenti della Locanda: dagli attuali 50 interni e 30 esterni agli auspicati 80 interni e 42 esterni. Terminata la pubblicazione, toccherà all’Ufficio cantonale domande di costruzioni coordinare i lavori ed emettere un parere. Se negativo, esso sarà vincolate per il Comune. Porza ha invece facoltà di non dare seguito a un parere positivo.