Il pirata della strada tedesco la fa franca

Con decisione del 15 marzo, il Tribunale di Stoccarda ha considerato inammissibile la richiesta del Tribunale ticinese di una pena detentiva - Era sfrecciato a più di duecento chilometri all'ora sull'autostrada A2
Giuliano Gasperi
21.03.2018 06:00

STOCCARDA/BELLINZONA - Nelle serie TV poliziesche – come la tedesca Cobra 11 – è una scena ricorrente: inseguito in auto dagli agenti, il malvivente di turno riesce a cavarsela grazie a un furgone, un camion o un trattore che casualmente ostacolano le forze dell'ordine. Nel caso di cui parliamo ora, a dover interrompere la sua rincorsa è il nostro Cantone, mentre a farla franca è il conducente germanico che un anno fa è stato condannato in contumacia in Ticino a trenta mesi di carcere, di cui dodici da scontare, per aver superato una decina di auto nel tunnel del San Gottardo, essere fuggito dalla polizia che lo braccava – e che alla fine l'ha fermato ad un posto di blocco sul monte Ceneri – ed essere sfrecciato a più di duecento chilometri all'ora sull'autostrada A2.

«Con decisione del 15 marzo, il Tribunale di Stoccarda ha considerato inammissibile la richiesta del tribunale ticinese di una pena detentiva, dato che il reato contestato in Germania non è punibile con una pena detentiva, ma, in quanto considerato infrazione, soltanto con una pena pecuniaria».Questo, tradotto letteralmente, è quanto comunicatoci da Johannes Fridrich, giudice e portavoce del Tribunale regionale di Stoccarda. In pratica, in base al sistema giuridico tedesco sarebbe sproporzionato tenere in carcere un anno il quarantaduenne per quello che ha fatto a sud delle Alpi.

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