Il ponte tibetano si prepara a un’estate diversa

Le belle giornate di sole invogliano a stare all’aria aperta, specialmente in questo periodo che ci costringe a stare il più possibile all’interno delle mura domestiche. Forte anche il desiderio di compiere escursioni, sempre e comunque rispettando le regole fondamentali per contrastare la diffusione della COVID-19 unite ad altre specifiche per attività sportive in montagna quali, ad esempio, quella di ridurre la propensione al rischio mantenendosi nettamente al di sotto dei propri limiti personali e, in caso di dubbio, di rinunciare a proseguire. Ebbene, giornate di sole e voglia di compiere delle gite nella natura hanno portato gli escursionisti anche sulla collina sopra Monte-Carasso e Sementina, attirati dal fascino del ponte tibetano. Non un assalto come avviene abitualmente nella bella stagione, ma taluni hanno comunque percorso i 270 metri di camminamento del manufatto che ad un’altitudine di quasi 700 metri unisce le due sponde della valle della Sementina. Lo conferma al CdT Ivan Guidotti, direttore dell’ente autonomo Carasc a cui compete la valorizzazione e la gestione del territorio collinare di sponda destra del fiume Ticino tra Gorduno e Gudo. «È difficile stimare in quanti l’abbiano attraversato in questi giorni, ma personalmente ho visto alcuni escursionisti che dal piano si accingevano ad affrontare i sentieri che conducono ai due accessi del ponte tibetano».
Per ora tutti a piedi
Accessi che, questo è certo, hanno dovuto raggiungere a piedi. L’utilizzo a fini turistici della teleferica è infatti per il momento vietato. È per contro stato concesso l’utilizzo ai detentori di un abbonamento, ovvero i proprietari dei rustici. Il Patriziato, proprietario della teleferica, ha ottenuto il vi libera dalle autorità competenti proprio in questi giorni a questa riapertura parzile, di modo che gli abbonati possono utilizzare l’impianto da ieri, venerdì 8 maggio. Ma soltanto previa riservazione online e con un numero massimo di quattro persone per cabina. Tutti i dettagli sono disponibili sul sito www.mornera.ch. Chiusi fino ad ora anche i due punti di ristoro sulla collina: l’ostello di Curzutt, che normalmente offre anche la possibilità di alloggio, riaprirà però lunedì 11 maggio. Si attende una decisione anche da parte dei gestori del grotto Mornera.

Cartellonistica potenziata
In previsione della nuova stagione turistica, che sarà ad ogni modo condizionata dalle norme da adottare per contrastare la diffusione della COVID-19, ente Carasc e Città di Bellinzona hanno potenziato la segnaletica in modo da disciplinare meglio l’afflusso degli escursionisti diretti al ponte tibetano. È stato in particolare posato il cartello che limita ai soli domiciliati l’accesso alla strada collinare di Sementina a partire dall’incrocio tra via alla Serta e via Mondò verso San Defendente e i Prati di Cima. Sono poi state potenziate le indicazioni per gli escursionisti, più mirate e più visibili rispetto a quelle precedenti con l’obiettivo di meglio indirizzarli verso i parcheggi dove lasciare le auto per poi avviarsi a piedi in direzione della partenza della teleferica o verso i sentieri che dal fondovalle portano in quota. «A breve, non appena gli artigiani ci comunicheranno di essere pronti, potremo anche procedere alla posa della nuova cartellonistica turistico-culturale sviluppata sul modello di quanto già fatto nel centro storico di Bellinzona con informazioni disponibili anche in versione digitale grazie all’applicazione mobile smARTravel» aggiunge Guidotti. Ma non è ancora tutto: è infatti in dirittura d’arrivo anche il progetto per l’installazione di tre grandi cartelloni informativi sul modello di quelli per gli impianti sciistici. Verranno posati in prossimità dell’InfoPoint ubicato nell’ex casa comunale di Monte Carasso, alla partenza della funivia e in via alla Serta a Sementina.
Si attendono misure chiare
Dal punto di vista infrastrutturale l’ente Carasc è pronto, o quasi, per l’inizio di una nuova stagione turistica. Ma che stagione sarà? «Tutto dipenderà dall’esercizio della teleferica. Bisognerà chiarire se e con quali misure potrà riprendere» risponde Guidotti, il quale è convinto del fatto che, se la meteo sarà propizia, gli escursionisti diretti al ponte tibetano, in particolare, e alla montagna di sponda destra, in generale, arriveranno. Bisognerà capire come riuscire a gestirne il flusso. Flusso che, secondo Guidotti, sarà inevitabilmente inferiore a quello conosciuto dal 2015 ad oggi.