Progetto

Il porto di Mappo ha fame di posti barca

Con la creazione di 150 ulteriori attracchi sarà eliminata o spostata una serie di ormeggi e boe lungo la riva del lago a Minusio
Gli interventi consentiranno di rispondere alle richieste da parte degli utenti. © Ti-Press/Samuel Golay
Spartaco De Bernardi
06.06.2024 06:00

Riordinare e potenziare l’offerta di attracchi al porto regionale di Mappo, situato al termine del comparto Rivapiana in direzione di Tenero. È questa una delle necessità con le quali è confrontato il Comune di Minusio. L’intervento rappresenta infatti l’occasione per spostare o eliminare tutta una serie di infrastrutture di ormeggio puntali e campi boe lungo la riva, coerentemente con gli obiettivi di valorizzazione e riqualifica delle sponde del lago promossi anche dal Piano direttore cantonale. Con il riordino e l’ampliamento prospettato, il numero di posti barca disponibili al porto regionale passerà da 185 a 335. Ciò consentirà di rispondere alle richieste da parte degli utenti generando al contempo interessanti ricadute economiche per il Comune, al di là dell’investimento che dovrà essere effettuato.

Tutela ambientale

Oltre al numero massimo di 150 nuovi ormeggi, l’ampliamento del porto regionale di Mappo deve rispettare altre precise condizioni per la tutela della natura e del paesaggio. In particolare non deve entrare in conflitto con il canneto posto lungo la riva, ad est dello sbocco della centrale idroelettrica della Verzasca SA. La nuova struttura deve inoltre andare a definire un’unità con il porto esistente e non risultare una semplice aggiunta. Su tempi e costi dell’operazione è prematuro esprimersi. «È sicuramente uno dei progetti sui quali ci concentreremo a breve», assicura comunque la municipale Francesca Guscetti, titolare del dicastero Genio civile, mobilità e pianificazione. La quale aggiunge: «In queste prime settimane della nuova legislatura abbiamo dato priorità ad altri temi che richiedevano tempistiche molto strette. Mi riferisco in particolare al rifacimento dei ponti e al riassetto di via Simen».

Variante di PR in pubblicazione

Procede per contro spedito l’iter pianificatorio che pone le basi per poter passare all’esecuzione delle opere previste. Dopo il via libera dato dal Consiglio comunale nell’ultima seduta della scorsa legislatura, la variante del Piano regolatore riguardante l’ampliamento del porto regionale di Mappo è stata posta in pubblicazione. La documentazione può essere consultata fino al 5 luglio sul sito www.test.variantipr.ti.ch. Per ulteriori chiarimenti è possibile contattare l’Ufficio tecnico comunale ([email protected], 091/735.81.41). Contro la variante di PR ogni cittadino o ogni altra persona che abbia un interesse legittimo può inoltrare ricorso al Consiglio di Stato entro 15 giorni dalla scadenza dalla pubblicazione. La superficie proposta per l’ampliamento del porto, si legge nel rapporto di pianificazione allestito dalla Dionea SA, si basa sul progetto di massima eseguito dallo studio Sciarini nel 2023 e segue il confine della linea di intervento a lago verso nord e verso ovest; verso sud si allinea invece con la zona per attrezzature pubbliche e la zona per il campeggio. La distanza dell’area del porto dal canneto è di circa 10 metri.

Accessi da ripensare

A oggi l’accesso al porto è possibile dalla piattaforma di fronte al ristorante Approdo usata anche come terrazza esterna dallo stesso ristorante. La recente realizzazione della pista ciclabile regionale veloce e della fermata bus a Mappo nell’ambito del PALoc3, ha fatto sì che la tratta di sentiero rosso dall’altezza della rotonda fino all’entrata del ristorante sia oggi frequentata da utenze diverse (pedoni, ciclopista lenta, ciclopista veloce). Questo provoca inevitabilmente dei conflitti in particolare laddove le due ciclopiste si incrociano con lo spazio pedonale. Per risolvere questi conflitti d’uso rendendo quel tratto di sentiero più sicuro per le singole utenze, si prevede la formazione di un nuovo tratto di sentiero che di fatto corrisponde a un sentiero sterrato che già attualmente attraversa il bosco dall’altezza della rotonda per poi ricongiungersi con il sentiero all’altezza dell’entrata del ristorante. Sul lato sud il percorso si collega con quello esistente, formato dalla strada pedonale e dal sentiero, lungo la scalinata a lago; sul lato nord si offre invece un’alternativa pedonale al percorso lungo via alla Riva che attraversa la zona forestale e si raccorda con il pontile di accesso al porto.