Lugano

Il prelievo da 117 milioni non andava bloccato

Accolto il ricorso contro l’esito della votazione di un anno fa in Consiglio comunale - Il messaggio non era passato perché si pensava che servissero almeno 31 voti, invece no - La somma è richiesta ai proprietari immobiliari avvantaggiati da varie opere di canalizzazione
© CdT/Gabriele Putzu
Giuliano Gasperi
07.02.2022 23:11

Chi ribaltava è stato a sua volta ribaltato. Si arricchisce di un nuovo capitolo la vicenda dei 117 milioni di franchi che la Città di Lugano dovrebbe prelevare dai proprietari d’immobili avvantaggiati da varie opere di canalizzazione. Dovrebbe averlo fatto da tempo, per legge, ma non ha potuto perché il Consiglio comunale, un anno fa, non aveva approvato il messaggio del Municipio. O meglio: quest’ultimo aveva raccolto 27 voti favorevoli e 25 contrari e si pensava che non bastasse, che ci volesse una maggioranza qualificata di almeno 31 voti. Errore: accogliendo un ricorso di Raoul Ghisletta, il Consiglio di Stato ha stabilito che quel messaggio, per gran parte dei suoi punti, doveva essere considerato accolto. Il Municipio presenterà quindi un messaggio nuovo nella forma, ma presumibilmente non nella sostanza. La notizia l’ha data durante la seduta di questa sera del Consiglio comunale il sindaco Michele Foletti: «Senza questi soldi, che finora sono stati pagati da tutti i contribuenti, non solo dai proprietari, la capacità di autofinanziamento della Città resterà insoddisfacente. Ora dobbiamo capire qual è la volontà del Legislativo». Per la prima votazione, a livello politico, era successo di tutto. Erano saltati gli schemi. La prossima sarà la volta buona?